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Si laurea e l’anno dopo diventa docente di violoncello alle medie a 22 anni: “Record che vivo con grande umiltà”

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I docenti così giovani fanno spesso notizia: è il caso di una 22enne, livornese, che a settembre inizierà a insegnare violoncello in una scuola media in Liguria, alla sua prima esperienza in cattedra. Ecco le sue parole, come riportano Il Tirreno e Ansa.

“C’era un solo posto a livello nazionale”

“Credo sia un record che vivo con grande umiltà” racconta la giovane. “Ho vinto il concorso per la cattedra di violoncello alle scuole medie, c’era solo un posto a livello nazionale. Essenziali la dedizione e la costanza nello studio” spiega.

La ragazza si è diplomata al liceo e poi l’anno scorso la laurea al conservatorio Pietro Mascagni con 110 e lode e una menzione d’onore. “La danno raramente, oltre la qualità, la menzione viene data alla persona” spiega. La sua tesi è stata quasi uno show.

“Diciamo che per la laurea del biennio ho portato una mini orchestra, ho curato gli abiti: è stata una sorta di spettacolo fuori dagli schemi: si poteva scegliere di fare o la tesi più 30 minuti di esecuzioni di un brano, oppure non fare la tesi ma fare un concerto intero della durata di un’ora, io ho scelto la seconda opzione, portando in scena il mio recital per violoncello e orchestra d’archi. Ho eseguito il concerto per violoncello in mi minore Op. 85 di Edward Elgar e Kol Nidrei, Op.47 di Max Bruch. Il primo brano è stato quello che mi ha spinto a scegliere il violoncello all’età di 10 anni, ascoltando un’esecuzione della violoncellista Alisa Weilerstein su YouTube”.

Impegno e dedizione hanno portato la 22enne ad un grande risultato

“Ho lavorato tanto nella vita e coltivato ogni mia passione con dedizione e impegno e questo mi ha portato al grande risultato di conquistare il posto di docente di ruolo a 22 anni, primo gradino di tanti altri obiettivi che mi prefiggo”, spiega ancora la giovane che nel frattempo sta studiando per una seconda laurea a Firenze, Accademia delle Belle arti, in metodologia della pittura. Il grande sogno comunque è fare la cantante lirica.

La giovane docente di ruolo ha cominciato a insegnare violoncello ai bambini quando aveva 14 anni: “Aiutavo i bambini più piccoli che volevano entrare in Conservatorio: la mia passione per l’insegnamento nasce da lì. Ho sempre cercato di trovare un percorso personalizzato per ogni allievo, ognuno è diverso. Una volta insegnavo violoncello a un bambino di 6 anni e per farlo immergere per bene mi sono inventata una sorta di supporto che ho chiamato ‘musica a colori'”.

A soli 19 anni vincono il concorso: l’età è un vantaggio?

Qualche tempo fa abbiamo parlato di due tra i più giovani insegnanti d’Italiadi diciannove anni: diplomati a luglio 2023 presso un’istituto in provincia di Salerno, i due ragazzi hanno vinto un concorso a cattedre, diventando insegnanti tecnico-pratici (ITP). Angelo insegna adesso a Chieri, mentre Jacopo a Chivasso, lavorando nei laboratori per formare le nuove generazioni.

“La prima volta in classe è stata la sfida più grande”, racconta Angelo in un’intervista al Corriere della Sera. “Passare da alunno a docente è stato inizialmente spiazzante, ma una volta rotto il ghiaccio è diventato tutto più naturale. La nostra età ci avvantaggia: parliamo agli studenti con un linguaggio giovane, il nostro, e questo ci ha permesso di creare subito sintonia”.

Per Jacopo, vivere e lavorare lontano da casa non è un ostacolo, sempre al Corriere racconta: “Durante il periodo di studi ho partecipato a progetti Erasmus in Spagna e scambi culturali in Belgio, quindi sono abituato a stare lontano. Noi giovani del nuovo Millennio siamo figli del mondo, le distanze non ci spaventano“.

Entrambi hanno realizzato il sogno di lavorare nella scuola poco dopo il diploma. Angelo, infatti, ha iniziato con una supplenza come assistente tecnico per poi affrontare il concorso. “Mai arrendersi: se si fallisce, bisogna riprovare. La costanza premia sempre”, afferma con convinzione.