Home I lettori ci scrivono Sig. Ministro, la storia non può essere censurata

Sig. Ministro, la storia non può essere censurata

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Egr Signor Ministro,

la comunicazione n. 197 a firma della DS Annalisa Savino è stata un atto di trasparenza, di responsabilità e di riflessione.

La comunicazione rimanda a passaggi storici obbligati e che, in quanto tali, non possono essere censurati o condannati, ma sono frutto di una reale riflessione da parte di tutti.

L’atto di violenza manifestato da alcuni giovani appartenenti all’Azione Studentesca , come riportato dalla Digos, ha acceso il ricordo di una violenza subita dai cittadini da parte di gruppi fascisti che odiavano il pensiero critico, la libertà e la democrazia, cardini della nostra Costituzione Italiana su cui Lei ha posto giuramento al momento della sua nomina come Ministro pro tempore dell’Istruzione e del Merito, alla presenza del Presidente della Repubblica.

Mi permetto di insistere su un punto fondamentale: la storia non può essere censurata, né tantomeno si deve condannare chi la ricorda con l’obiettivo di svegliare le coscienze e il senso civico di tutti i cittadini.

La DS Savino, con atto pubblico, aveva l’obbligo morale e civile di denunciare la gravissima azione compiuta davanti al Liceo Michelangiolo con l’intento di prendere le distanze da ogni forma di violenza e soprattutto di tutelare i discenti e la Scuola pubblica e statale.

La Scuola è la custode del sapere e del senso civico ed è Sua responsabilità, in qualità di Ministro, tutelare la comunità scolastica tutta.

Questo è il mio pensiero libero espresso in un Paese democratico come l’Italia.

Le auguro buon lavoro.

Riziero Agostinelli

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