Home Politica scolastica Sistema 0-6: sindacati pubblico impiego in disaccordo con sindacati scuola

Sistema 0-6: sindacati pubblico impiego in disaccordo con sindacati scuola

CONDIVIDI

E’ passata sotto silenzio la posizione assunta da Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica in sede di audizione sulle deleghe della legge 107.

In realtà si tratta di un documento interessante perchè esprime un punto di vista diverso rispetto a quello dei sindacati del comparti scuola.
Secondo i sindacati del Pubblico Impiego, infatti, il decreto rappresenta “un’opportunità importante per il raggiungimento dell’obiettivo di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni”, anche se – aggiungono “ha bisogno di rendere concreti tre punti: valorizzare la gestione pubblica dei servizi, privilegiare l’apertura di nuovi asili e investire sulla qualità del lavoro”. 
Per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl l’attuazione della delega rappresenta “un passo importante perché rende il percorso educativo da zero a sei anni un diritto effettivo di cittadinanza, come prevedono i trattati comunitari, e non più un servizio a domanda individuale”.

“La montagna ha partorito un topolino” è invece il commento della Flc-Cgil a proposito del decreto.
“Non c’è garanzia di un vero sistema integrato che inserisca il percorso 0-3 nell’asse dell’istruzione” aggiunge ancora la Flc che sostiene che “sarebbe un grave errore, anche per l’attuale sistema 0-3, che si perdesse il patrimonio di scuola rappresentato dal 3-6, unico al mondo, con una regressione verso il sistema dei servizi tanto caro ai fautori delle esternalizzazioni e delle convenzioni al ribasso”.

I sindacati dei servizi pubblici di Cgil, Cisl e Uil sottolineano però che per dare i risultati sperati il decreto dovrà essere corredato da misure che consentanto di ampilare l’offerta di asili nido e di investire sulla qualità delle condizioni di lavoro e su nuove assunzioni.

Niente a che vedere, insomma, con le critiche che si sono sentite in questi mesi tutte puntate a sottolineare il rischio che la scuola dell’infanzia perda la sua specificità uscendo addirittura dal sistema di istruzione.