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SONDAGGIO – Il Pnrr porterà oltre 17 miliardi alla scuola: per cosa vanno spesi?

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La macchina organizzativa per l’investimento di oltre 17 miliardi del Recovery plan è partita: dopo il Consiglio dei ministri del 7 ottobre, che ha fissato la cabina di regia a Palazzo Chigi, è subito partito il toto-spesa.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha comunicato che i primi investimenti del Pnrr verranno destinati agli asili nido, nell’ottica di favorire una maggiore uguaglianza di opportunità tra uomini e donne nel nostro Paese. Gli ultimi fondi serviranno per digitalizzare le scuole e per ridurre la dispersione scolastica.

Sei d’accordo con le scelte del Ministero? Indicaci la tua priorità. Cosa metteresti al primo posto?

La Tecnica della Scuola ha individuato alcuni dei possibili interventi, in linea con quelli individuati dal Governo. Ogni lettore potrà individuare quello che per lui è prioritario tra i seguenti:

  1. Asili Nido
  2. Costruzione e messa in sicurezza delle scuole
  3. Palestre e mense
  4. Estensione del tempo pieno
  5. Infrastrutture e formazione sul digitale
  6. Interventi per ridurre la dispersione scolastica (specie del Mezzogiorno)
  7. Riduzione del numero di alunni per classe

Partecipa al sondaggio

Ma spieghiamo meglio il progetto del Ministro. Nella giornata del 7 ottobre, in conferenza stampa con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, Patrizio Bianchi ha annunciato il suo piano, che consta di 2 ambiti: riforme e investimenti.

Riforme

Riforme dedicate agli alunni:

  • riforma dei tecnici e professionali
  • riforma degli istituti tecnici superiori
  • riforma dell’orientamento, a partire dalla scuola media

Riforme dedicate agli insegnanti:

  • reclutamento, con attenzione ai tirocini
  • formazione iniziale degli insegnanti
  • formazione in servizio e continua

Riorganizzazione dell’intero sistema scolastico, con attenzione a:

  • dimensionamento degli istituti
  • numerosità delle classi

Investimenti

I due ambiti di investimento saranno: gli ambienti della nuova didattica; e i contenuti della nuova didattica.

Ambienti della nuova didattica (13 miliardi di euro):

  • asili nido
  • messa in sicurezza delle scuole
  • mense e palestre
  • estensione del tempo pieno
  • riduzione dei divari territoriali
  • Its

Contenuti della nuova didattica (5,4 miliardi di euro):

  • formazione sulla didattica digitale
  • attenzione alle nuove scienze

I primi 5 miliardi

Ecco come verranno ripartiti i primi 5 miliardi (i bandi annunciati entro novembre) secondo il comunicato del Governo:

  • 3 miliardi destinati a nuovi asili nido, aggiuntivi rispetto ai 700 milioni per progetti in essere e 900 milioni in conto corrente per sostenere gli enti nella gestione. 
  • 800 milioni per la costruzione di scuole nuove, altamente sostenibili e adeguate a una didattica innovativa per gli studenti dei prossimi decenni.
  • Oltre 430.000 mq di nuove palestre per valorizzare le competenze legate all’attività motoria e sportiva, nonché aumentare l’offerta formativa oltre l’orario curricolare. 
  • 400 milioni per la costruzione e riqualificazione degli spazi dedicati alle mense, potente strumento per favorire l’attivazione del tempo pieno e la limitazione della dispersione scolastica in vista della prossima definizione e pubblicazione si avvierà un confronto con i territori e i soggetti interessati.

Con una scadenza meno ravvicinata, ma comunque in stadio avanzato di elaborazione, vi sono i bandi per i progetti per l’innovazione digitale (avviso entro marzo 2022), il piano di estensione del tempo pieno e il piano per la riduzione dei divari territoriali nella dispersione scolastica. 

Cosa troverai nel nostro sondaggio

Qual è il tuo ruolo?

  • Dirigente
  • Docente
  • Genitore
  • Studente
  • Ata
  • Altro

Qual è il grado di scuola in cui sei coinvolto? 

  • Scuola dell’Infanzia
  • Scuola I Ciclo (Primaria e Medie)
  • Scuola Secondaria Superiore
  • Nessuno dei precedenti

Scegli la tua priorità 

  1. Asili Nido
  2. Costruzione e messa in sicurezza delle scuole
  3. Palestre e mense
  4. Estensione del tempo pieno
  5. Infrastrutture e formazione sul digitale
  6. Interventi per ridurre la dispersione scolastica (specie del Mezzogiorno)
  7. Riduzione del numero di alunni per classe