
Che a un concorso bandito, e ancor peggio espletato, in piena pandemia fosse riservata questa sorte era facilmente prevedibile.
A nulla sono valsi appelli, richieste, inviti a prese di coscienza che in questi ultimi mesi si sono susseguiti da parte di associazioni di docenti precari, sigle sindacali, Governatori di Regione e esponenti di alcune forze politiche ad un Ministro che si è rivelato sordo e totalmente privo di buon senso nella sua âcrociataâ contro i precari.
Tanti e gravi i profili di criticità di una procedura selettiva che, come preannunciato da tempo, si è rivelata del tutto iniqua, discriminante, illogica e inopportuna quanto a tempi e modalità di organizzazione.
Procedura che sicuramente è destinata ad essere ostacolata, se non addirittura invalidata da ricorsi giĂ inoltrati anche qui in Valle dâAosta da parte di quei candidati che, in quanto posti in quarantena fiduciaria o obbligatoria, sono stati impossibilitati a presentarsi per lo svolgimento della prova e per i quali il Ministero, e di conseguenza anche la nostra Regione che al bando ministeriale si è totalmente adeguata, non ha previsto alcuna possibilitĂ di prova suppletiva.
Ricorsi a cui, a fronte dellâattuale sospensione del concorso, con alta probabilitĂ si aggiungeranno ulteriori azioni legali da parte dei docenti che hanno giĂ affrontato la prova in condizioni certamente piĂš rischiose e disagiate rispetto a chi potrĂ affrontare il concorso in un momento successivo, con maggiore tranquillitĂ e con qualche preziosa settimana in piĂš da dedicare allo studio e alla preparazione: unâevidente disparitĂ di trattamento che aggrava ulteriormente uno scenario giĂ particolarmente desolante per tutti i candidati coinvolti nella procedura.
Lâobiettivo di stabilizzare parte del precariato storico valdostano per il prossimo anno scolastico è ormai una mera illusione, tra ricorsi, difficoltĂ a costituire commissioni esaminatrici e ritardi che ragionevolmente vi saranno nella correzione delle prove.
La Valle dâAosta purtroppo, sino ad ora, non ha avuto la forza e il âcoraggioâ di evitare tutto questo e discostarsi della perverse dinamiche attualmente in atto a livello nazionale.
Ancora oggi, nonostante tutte le gravi ed evidenti criticitĂ rilevate e ormai note a tutti, con rammarico e amarezza leggiamo sul portale della scuola valdostana âWebEcoleâ, nella sezione riservata al concorso straordinario: âIl calendario rivisto sarĂ reso noto dal Ministro dellâIstruzione non appena possibile.
A seguire sarĂ cura della Sovraintendenza agli Studi aggiornare gli Avvisi recanti le informazioni sulla sede e lâorario di svolgimento delle singole proveâ: un continuo rifarsi alle scelte ministeriali statali, quando invece la Valle dâAosta, a fronte di unâautonomia âinvidiataâ da molte Regioni, potrebbe annullare le prove svolte sino ad ora e optare per un concorso per titoli e servizio (NON UNA SANATORIA) che, oltre a essere piĂš rispettoso dei diritti del personale precario che da anni lavora al servizio della scuola valdostana, risulta essere anche molto piĂš celere nellâespletamento e ragionevole in un momento di emergenza in cui una supplentite ormai patologica continua ad aggravarsi con gravi ripercussioni anche in termini di qualitĂ ed efficienza del sistema scolastico.
A tutto ciò si DEVE e PUà ancora porre rimedio, ma le azioni devono essere tempestive e rapide: a fronte di scelte nazionali completamente fallimentari, la scuola valdostana non ha piÚ tempo e non si può piÚ permettere di sperare in inversioni di rotta da parte del Ministro.
Un parere in materia di autonomia valdostana sottoposto allâattenzione di tutto il Consiglio regionale e della stessa Giunta indica soluzioni rapide da seguire nellâimmediato per poter introdurre finalmente forme di reclutamento autonome, efficaci e non suscettibili di cambiamento a seconda delle scelte dei diversi Governi centrali che si susseguono.
Ci auguriamo che la disponibilitĂ manifestata dallâattuale Assessore allâIstruzione, certamente apprezzabile, si traduca in interventi che oggi piĂš che mai devono essere tempestivi e in netto contrasto con scelte nazionali illogiche e irragionevoli, come quella di sospendere e riprendere chissĂ quando un concorso che rischia di non attribuire posti a ruolo ai docenti precari nemmeno per settembre 2021.
La via è tracciata, tutto il resto è demandato alla volontà politica.
Associazione âPROFESSORI SENZA CATTEDRAâ