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Stabilita o stabilità?

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La “stabilità” è una idea fissa del Governo uscente: la legge di stabilità ha ormai sostituito definitivamente le leggi finanziarie di lontana memoria.
E poi c’è la necessità di stabilizzare tutto: il sistema scolastico, il sistema bancario e il sistema dei partiti.
L’idea della stabilità è ormai entrata a far parte del patrimonio genetico di chi governa, al punto tale che in qualche comunicato ufficiale perfino la parola “stabilita” (participio passato del verbo stabilire) viene scritta con l’accento, in modo da fugare ogni dubbio sulle reali intenzioni di chi ha in mano le sorti del Paese.
Nella mattina del 28 gennaio è comparsa nel sito del Miur una notizia sulla Giornata della Memoria che ci ricorda che il prossimo 29 gennaio, alla presenza del Presidente della Repubblica, si svolgerà “la celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti”.
“La cerimonia – precisa ancora il comunicato –
si svolgerà a due giorni dalla ricorrenza del 27 gennaio, data stabilità per il ricordo delle vittime della Shoah”.
Non vogliamo fare le pulci né agli addetti stampa del Ministero e meno che mai al Ministro stesso che, se lo volessero, potrebbero trovare certamente più di un refuso anche nelle nostre pagine, ma questa volta l’ errore è troppo divertente. Gli psicologi potrebbero parlare persino di “lapsus freudiano”, ma noi – modesti giornalisti – ci limitiamo a segnalare la curiosità lessicale e non ci spingiamo oltre.