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Stipendi fermi, fisco iniquo, pensioni lontane: il Governo Meloni contestato in piazza a Milano da Cgil, Cisl e Uil

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Numerosa la rappresentanza dei lavoratori della scuola insieme alle migliaia di lavoratrici e lavoratori provenienti da tutto il Nord Italia, presenti oggi a Milano (dopo Bologna) per la seconda delle tre iniziative di mobilitazione interregionali organizzate da Cgil, Cisl e Uil, per sostenere le richieste contenute nella Piattaforma unitaria avanzate dai sindacati nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali.

Dal palco allestito presso l’arco della Pace si sono alternate le testimonianze delle delegate e dei delegati e gli interventi dei segretari generali, Luigi Sbarra, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
Questi i motivi delle proteste di maggio dei maggiori sindacati italiani:

  • Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
  • Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e su pensioni, tassazione extraprofitti e rendite finanziarie;
  • Potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione;
  • Maggiore sostegno alla non autosufficienza;
  • Basta morti sul lavoro;
  • Contrasto alle malattie professionali e alla precarietà;
  • Centralità della sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, eliminazione subappalti a cascata;
  • Lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
  • Riforma del sistema previdenziale;
  • Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.La mobilitazione continuerà il 20 maggio a Napoli con le regioni del Mezzogiorno.

La mobilitazione continuerà il 20 maggio a Napoli con le regioni del Mezzogiorno.