
Non è vero che gli studenti sono contrari allo stop imposto dall’amministrazione scolastica sull’utilizzo dei telefoni cellulari e degli smartphone in tutti i cicli scolastici: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al panel “Investire nel futuro dell’Italia. Formazione e valorizzazione dei talenti”, nell’ambito dell’evento “Forum in Masseria 2025”.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, il conduttore Bruno Vespa si è congratulato con il titolare del dicastero bianci per il successo della misura del divieto di cellulare a scuola anche alle superiori. “Ne eravamo convinti”, ha detto Valditara sottolineando che c’è anche un ultimo sondaggio Swg nel quale “a grande maggioranza gli studenti si sono d’accordo” sul divieto dei telefoni cellulari a scuola, dalla materna alle superiori.
Il numero uno del Mim ha tenuto a dire anche che si tratta di “una operazione per aiutare” i giovani “a disintossicarsi dall’abuso dei cellulari”.
Il divieto in Italia
Solo lo scorso mese di giugno, intanto, in Italia facendo seguito alla nota ministeriale n. 5274 dell’11 luglio 2024, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha disposto, con Circolare n. 3392 del 16 giugno 2025, anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo del telefono cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e, più in generale, in orario scolastico.
Le Istituzioni scolastiche dovranno aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa.
Sempre partendo dal dato oggettivo sul fatto che l’utilizzo continuo del telefono cellulare tra i giovani avrebbe effetti nocivi per l’apprendimento, il Governo del Portogallo solo alcuni giorni fa ha deciso di proibire i telefoni cellulari in classe in tutte le scuole primarie.