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“Strategie per la qualità nella scuola dell’autonomia”

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I lavori del convegno sono stati introdotti dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Campania, Alberto Bottino, che, nella sua relazione dal titolo "I nuovi profili del Progetto Qualità nella scuola", ha tracciato il quadro di sistema in cui si inserisce il progetto, mettendo in rilievo il delicato momento di passaggio, per l’intero sistema scolastico nazionale, da un modello burocratico centralizzato ad uno decentrato che si basa su autonome decisioni e responsabilità. Il direttore ha sottolineato come il percorso del Progetto Qualità, nel mettere a punto tecniche di verifica su esiti in campo formativo, non può attingere dal mondo imprenditoriale, con cui però è indispensabile collaborare in un costante scambio di esperienze, al fine di assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Il Progetto Qualità, secondo Alberto Bottino, deve rappresentare un valore aggiunto nell’ampio processo del riordino del sistema scolastico, non solo per i suoi principi ispirati alla cultura della qualità, ma soprattutto per l’attenzione alle aspirazioni degli studenti, delle loro famiglie ed ai bisogni del territorio e per la valorizzazione della funzione docente.
All’incontro, come ha comunicato alla nostra Redazione la prof.ssa Maria Rosaria Forni del "Polo Qualità" di Napoli, sono anche intervenuti in qualità di relatori: il prof. Casucci dell’Università del Sannio che, tracciando un quadro dei percorsi di qualità nei servizi scolastici in rapporto alla sostenibilità ed alla visibilità sociale, ha individuato la centralità del valore della persona umana nella motivazione all’apprendimento, che si deve servire di tutti gli strumenti che ad esso concorrono (come ad esempio l’uso delle tecnologie che tuttavia si deve concretizzare in un consapevole accesso alla rete) ed ha sottolineato come la sostenibilità rappresenti il rapporto tra presente e futuro non come convenzione bensì come preservazione; il prof. Landri del CNR di Salerno, che ha parlato principalmente della funzione del dirigente scolastico e della necessaria chiarezza di comunicazione da parte della scuola attraverso il documento dell’Offerta formativa, illustrando i risultati della ricerca effettuata su un campione di scuole; il prof. Serpieri, docente alla Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli, che si è soffermato sull’analisi degli stili di leadership per il miglioramento continuo del servizio scolastico; il dott. Tamborlini, che, in rappresentanza dell’assessore regionale alla formazione Buffardi, riferendosi al tema dell’orientamento scolastico ha sottolineato l’importanza di delineare e di sperimentare un sistema di crediti formativi personali da spendere nell’itinerario di transizione tra scuola e lavoro.

A conclusione del convegno "Strategie per la qualità nella scuola dell’autonomia", svolto a Napoli, il sottosegretario all’Istruzione Stefano Caldoro ha tracciato un quadro generale del livello istituzionale, in cui lo Stato, da amministratore e gestore del sistema di istruzione, diventa il soggetto deputato al governo delle funzioni di indirizzo, coordinamento e valutazione del sistema stesso: in questo scenario i Poli Qualità diventano "laboratori di studio, ricerca e monitoraggio".