Home Alunni Studenti in difficoltà, a Torino arrivano 104 tutor della “Scuola dei Compiti”

Studenti in difficoltà, a Torino arrivano 104 tutor della “Scuola dei Compiti”

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Torna il 16 novembre “Scuola dei Compiti”, il progetto di recupero e prevenzione abbandono degli studenti del terzo anno di 19 scuole medie e altrettante del biennio delle superiori di Torino.

L’iniziativa, al quarto anno consecutivo e con 7 istituti in più coinvolti rispetto allo scorso anno, è stato promossa dall’Assessorato alle Politiche educative, in collaborazione con l’Università degli Studi, il Politecnico, la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Auser, (associazione degli insegnanti in pensione).

Nella prima fase di Scuola dei Compiti che si concluderà a gennaio sono previsti 205 corsi (108 nelle superiori e 97 nelle scuole medie), 44 dei quali si svolgeranno con l’ausilio di piattaforme interattive (matematica, italiano e latino) per 1.050 allievi. Le lezioni saranno condotte da 104 tutor, studenti universitari borsisti con la supervisione di insegnanti in pensione, secondo l’ormai consolidato format.

Tra le novità c’è anche la formazione dei docenti di matematica e latino sulle didattiche interattive attraverso la piattaforma Moodle, progettata e sostenuta dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l’Università di Torino per dare continuità nelle classi alla didattica utilizzata nella Scuola dei Compiti.

Il percorso formativo “Lagrange e Cicerone al computer” è cominciato il 26 ottobre ed è articolato in 8 incontri per ciascuna materia. Cinquanta docenti delle scuole secondarie torinesi di primo e secondo grado e altrettante classi di studenti, almeno un migliaio, si misureranno da ottobre 2015 a giugno 2016 per imparare a imparare (e a insegnare) in modo nuovo proprio quelle materie più ostiche per gli studenti. L’impianto organizzativo del progetto è stato utilizzato anche per i corsi di italiano L2.

È aumentato a 35 anche il numero delle scuole dove si svolgono i corsi di lingua italiana per i ragazzi figli di migranti di recente arrivo (L2) sempre con l’utilizzo della didattica digitale: sono previsti 56 corsi intensivi di 60 e 40 ore rivolti a 400 allieve e allievi della scuola primaria.

 

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Osservando i dati degli ultimi due anni scolastici, emerge come nel 2014-15 il progetto sia cresciuto in particolare nelle scuole secondarie di primo grado coinvolgendo 1.447 allievi (rispetto ai 902 dell’anno precedente), mentre sono stati interessati 311 alunni delle scuole secondarie di secondo grado (rispetto ai 574 dell’anno precedente).

Degli studenti che nel 2014-15 hanno partecipato al progetto il 23% ha nazionalità non italiana. La principale materia di recupero è stata la matematica con un coinvolgimento di 818 allievi, una quota pari al 47% del totale. Le altre discipline che sono state potenziate da tale progetto sono la lingua inglese, l’italiano, la lingua francese, il latino sperimentale, la fisica e la chimica. Nel primo quadrimestre dell’anno scolastico 2014/2015 il monitoraggio è stato condotto dopo i primi 3 incontri dei 9 complessivi.

L’elaborazione dei dati ha evidenziato un incremento del voto iniziale pari a 0,3 punti, dimostrando che ad appena 1/3 del percorso di potenziamento emerge già una crescita dell’abilità degli studenti nelle materie di recupero. Nel secondo quadrimestre dello stesso anno scolastico la verifica è stata svolta a conclusione delle 9 lezioni e ha evidenziato un aumento pari a 0,6 punti, portando il voto iniziale da 5,2 a 5,9, ad un passo dalla sufficienza.

 

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