Home I lettori ci scrivono Sulla educazione motoria obbigatoria nella scuola primaria

Sulla educazione motoria obbigatoria nella scuola primaria

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Dalla Confederazione delle Associazioni dei diplomati Isef & Laureati Scienze motorie riceviamo questa nota indirizzata ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari del Senato della Repubblica e ai membri della VII Commissione del Senato 

Gli insegnanti di Educazione Fisica e Scienze Motorie, in particolare i nostri associati, stanno aspettando notizie riguardo alla conclusione del percorso parlamentare del disegno di legge N. 992 sull’inserimento dell’Educazione Fisica obbligatoria per due ore la settimana in tutte le classi della scuola primaria insegnata da docenti di EF, fermo presso la VII° Commissione del Senato e calendarizzato più volte ma sempre rimandato.

La proposta va nella direzione delle Linee Guida pubblicate dal Ministero della Salute che pongono l’azione motoria a baluardo dei problemi di salute, motori, relazionali e sociali ormai dilaganti nella maggior parte dei giovani studenti italiani, ma su questo punto vorremmo non soffermarci oltre visto che questi sono dati ormai confermati da anni di ricerche in ogni campo attinenti all’uomo e alla sua vita di relazione. Lo stesso documento ricorda a tutto il Parlamento che una buona attività motoria eseguita con specialisti del settore, Laureati in Scienze Motorie o Diplomati ISEF, fa acquisire buone pratiche quotidiane con il risultato di un enorme risparmio economico e un miglioramento del livello sanitario per una popolazione che può nettamente migliorare la sua qualità della vita.

Il valore dell’educazione motoria è sempre stato considerato nei secoli un importante fattore di sviluppo della persona, seppur con scopi e fini differenti (conoscenza, salute, crescita, espressività, comunicazione, ecc..); non solo in quanto educazione del movimento (schemi motori, coordinazione, sport), ma anche come educazione attraverso il movimento (lettura, scrittura, calcolo).
Ciò che unisce i due aspetti è che ogni apprendimento passa e torna al corpo, è corpo vissuto, ed implica tutte le dimensioni dell’uomo, da quelle cognitive a quelle emotive, da quelle etiche a quelle relazionali, da quelle imprenditive a quelle ricettive. Dunque educare il corpo significa educare la persona tutta intera, e questo costituisce il punto di partenza e di arrivo di una educazione, quindi anche dell’educazione fisica, che voglia essere rispettosa del potenziale dell’altro, in chiave pedagogica potremmo dire del suo dover essere.

Ci appelliamo a Voi perché si possa dare seguito all’iter parlamentare al fine di arrivare ad una conclusione positiva della proposta legislativa che, come poche altre, ha trovato la quasi unanimità dei parlamentari e che porterebbe finalmente l’Italia al livello degli altri Stati Europei dove questa scelta è stata fatta decine di anni fa.

Gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti, dopo mesi di delusione e scoraggiamento per il perdurare di tale situazione aspettano un Vostro riscontro per farle ricredere nella bontà dell’azione del Parlamento.
Gli insegnanti di Educazione fisica – e in particolare la Capdi & LSM che rappresenta 3.500 insegnanti di Educazione fisica – continueranno a monitorare l’iter del DDL n. 992 e di tutte le azioni riguardanti la Scuola e l’attività motoria scolastica perché consapevoli dell’importanza di tali provvedimenti.

Luca Eid
Presidente Capdi & LSM