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Superiori, col nuovo anno arriva l’insegnamento delle discipline in lingua straniera

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Nelle scuole superiori italiane arriva l’insegnamento delle discipline in lingua straniera. L’insegnamento avverrà, per una parte delle ore curricolari – nel terzo, quarto e quinto anno dei licei linguistici, ma anche nelle classi terminali dei licei e degli istituti tecnici – secondo il metodo Clil, Content and Language Integrated Learning portando così a regime la riforma della scuola superiore che ha introdotto l’insegnamento di Discipline Non Linguistiche (Dnl) in lingua straniera: riguarderà materie come storia dell’arte, scienze, geografia, matematica e filosofia ed il debutto è previsto con l’avvio del prossimo anno nelle scuole italiane l’insegnamento in lingua straniera.
Il ministero dell’Istruzione ha dedicato sul proprio sito un specifico focus di approfondimento. Tutti i dettagli su come devono organizzarsi le scuole e quali requisiti devono avere i docenti, sono contenuti in una circolare che è stata inviata agli istituti e consultabile sempre sul sito internet del Miur. Il Ministero ricorda che il nostro è il primo paese a introdurre il Clil a livello europeo in modo sistematico all’interno del percorso della scuola superiore. L’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera ha già preso il via a partire dall’anno scolastico 2012/2013 nelle classi terze dei Licei linguistici ma ora approda nelle quinte superiori di tutti i Licei e degli Istituti tecnici.
MATERIE E ORE DEL CLIL. La scelta della disciplina da insegnare con metodologia Clil è lasciata agli stessi istituti scolastici. L’obiettivo generale è comunque arrivare a coprire il 50% delle ore in tutti gli indirizzi anche se con un’applicazione graduale che tenga conto della situazione e delle necessità delle singole scuole. Per il Clil, le scuole potranno avvalersi di conversatori e assistenti linguistici e potranno prevedere un’organizzazione flessibile dell’insegnamento.
SARA’ VALUTATO ANCHE ALLA MATURITA’. L’insegnamento della disciplina non linguistica sarà valutato anche durante l’esame di stato nell’ambito della terza prova scritta e della prova orale sulla base della programmazione del Consiglio di classe.
PERCORSI DI FORMAZIONE. Per quanto riguarda la formazione formazione insegnanti, da più anni il ministero dell’Istruzione, ha avviato percorsi di formazione rivolti ai docenti per l’insegnamento secondo il metodo Clil al termine dei quali, agli insegnanti, verrà richiesto un livello di conoscenza linguistica C1 e una specifica competenza metodologica. Tra le iniziative del Miur anche la promozione di Reti di scuole.