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Tagli per 720 milioni: la relazione tecnica allegata al ddl sulla stabilità non fa sconti ai prof

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L’aumento delle 6 ore corrisponderebbe alla forte riduzione dei cosiddetti spezzoni di orario, considerato che gli organici di diritto della scuola sono 132mila per le medie e 188mila per le superiori, insegnanti di sostegno esclusi.
A queste cattedre, però, si aggiungono gli “spezzoni di orario” a prescindere dalle 18 ore. 
Essi sarebbero, secondo la relazione tecnica, oltre 7mila per le medie e oltre 13mila per le superiori e che con la copertura “gratuita” delle 6 ore porterebbe a una riduzione di spesa di almeno 120 milioni di euro l’anno. Soldi che si risparmierebbero per l’eliminazione degli “spezzoni orari coperti con ore eccedenti strutturali” coperte dai docenti già in servizio a tempo indeterminato che fanno più delle loro 18 ore e che però proprio per questo vengono pagati in più.
Secondo i dati della Banca d’Italia questi spezzoni sono costati nell’anno scolastico 2011/2012 oltre 129 milioni di euro. 
La seconda tranche di riduzione riguarda gli spezzoni orari coperti con «supplenze sino al termine delle attività didattiche» che aumentando le ore ai docenti di ruolo, cui verrebbero quindi addossati, porterebbero a una ulteriore riduzione, a scapito di supplenti, di 3.404 ore per le medie e 5.865 per la secondaria superiore. 
Ad uno stipendio medio lordo di 28 mila euro l’anno per supplente la «riduzione del fabbisogno» calcolata dalla relazione è di oltre 265 milioni di euro al 2014 (97,5mln alle medie, 168 alle superiori).
Infine la riduzione dell’organico degli insegnanti di sostegno che da 90,5 mila scenderebbero di 11,4mila unità: a partire dal 2004 il risparmio sarebbe di 328 milioni. Che sommati ai 120 mln dello sforamento delle cattedre e ai 265 mln delle supplenze eliminate arrivano ad un totale di oltre 715 milioni di euro.
La relazione tecnica, infine, esamine il «monte» ferie di fatto dei docenti, che oscilla dai 13 ai 16 giorni per le vacanze di Natale e Pasqua e dai 78 agli 87 per il periodo estivo. Considerato, scrive sempre la relazione tecnica, che l’attuale normativa prevede per i docenti 47 giorni di ferie, si “ricava che i giorni di sospensione delle lezioni durante il periodo estivo nei quali i docenti dovranno assicurare la presenza, perchè‚ non copribili per incapienza di ferie” oscillano da 44 a 53. “Si tratta – sottolinea la relazione – di un numero sufficiente ad assicurare lo svolgimenti degli scrutini, degli esami di Stato, di ogni attività valutativa e anche delle attività preparatorie all’inizio dell’anno scolastico”.