Home Politica scolastica Tarsu/Tia: più euro ai Comuni con almeno il 50% di raccolta differenziata

Tarsu/Tia: più euro ai Comuni con almeno il 50% di raccolta differenziata

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Nell’avviso del Miur riguardante gli importi corrisposti per l’annualità 2013 ai Comuni interessati dagli oneri dovuti dalle istituzioni scolastiche statali per il pagamento della tassa relativa al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani (TARSU/TIA), si fa riferimento all’ art. 33 bis del decreto legge n. 248 del 2007, convertito nella legge n. 31/08.
Questo articolo prevede che per lo svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti delle istituzioni scolastiche statali, il Ministero dell’Istruzione provvede dall’anno 2008 a corrispondere direttamente ai Comuni la somma annua di 38.734.000 euro quale importo forfetario complessivo per lo svolgimento del servizio.
I criteri e le modalità di corresponsione delle somme ai singoli Comuni, in proporzione alla consistenza della popolazione scolastica, sono stati concordati nell’ambito della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali del 20 marzo 2008. Nello stesso avviso si rende noto, facendo riferimento alla delibera del 28 novembre 2013 della Conferenza Stato – Città ed Autonomie locali, che è stato condiviso di assegnare per l’anno 2013 una quota pari al 3 % dell’ammontare del contributo annuo del MIUR ai Comuni che hanno raggiunto nel 2010 una raccolta differenziata pari alla percentuale minima del 50% , come previsto nell’articolo 1 comma 1108 della legge 27 dicembre 2006 n. 296.
Tenuto conto dei dati forniti dall’ISSPRA circa il numero di Comuni che nel 2010 hanno raggiunto la percentuale di raccolta differenziata pari al 50%, ai quali viene riconosciuta una quota aggiuntiva rispetto al contributo forfetario già assegnato in base all’art. 33 bis del decreto legge n. 248 del 2007, convertito nella L.n. 31/08, è stata presa la decisione di procedere dividendo i 38.734.000 di euro in due quote: una assegnata a tutti i Comuni secondo il criterio previgente, la seconda solo tra i Comuni che hanno raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata, sempre secondo i criteri previgenti.