Home Politica scolastica Tomasello (CUB): “Staneremo il Governo del cambiamento”

Tomasello (CUB): “Staneremo il Governo del cambiamento”

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In vista della manifestazione della CUB Scuola, Università e Ricerca, che si terrà a Messina in Piazza Cairoli alle ore 9,30, il prossimo mercoledì 25 luglio 2018, abbiamo intervistato il Prof. Francesco Tomasello.

Da cosa scaturisce la manifestazione del 25 luglio a Messina?

L’esigenza è duplice, il precariato storico è abbandonato, gli iscritti in gae sono  da anni in attesa di ricevere le Immissioni in ruolo, la Cub Sur Sicilia, ha patrocinato un ricorso alla Cedu sulla 107 ed in particolare sulle anomalie da “algoritmo” e sulle modalità di reclutamento del personale docente. Politiche restrittive dei governi hanno quasi spento i diritti maturati dal precariato storico.

Cosa contestate in materia di politica scolastica?

La deregulation della Scuola Pubblica è stata una linea costante dei governi degli ultimi vent’anni, anche se con modalità diverse, cdx e csx  non hanno investito sulla Scuola Pubblica, anzi hanno prodotto solo tagli madornali.

Il Meridione d’Italia ad esempio quasi non ha Sezioni di Scuola dell’Infanzia ad Orario Normale, Tempi Pieno nella Primaria e Tempo Prolungato nella Secondaria di Primo Grado  sono chimere. In compenso, Sicilia, Puglia, Campania e Calabria hanno punte di dispersione scolastica del 25% nei professionali e nei tecnici e del 17% nei licei.

C’è nella vostra piattaforma un riferimento specifico alle Disabilità ed alle Internalizzazioni?

Abbiamo promosso ricorsi al Tar sul diritto degli alunni diversamente abili ad avere un orario scolastico che copra l’intera permanenza degli studenti che hanno gravi patologie. Quindi chiediamo un vero rapporto 1a1 da estendere anche al servizio che gli enti locali dovrebbero garantire con gli assistenti alle disabilità. A questo occorre aggiungere che è fallito il tentativo di affidare alle gare Consip i servizi svolti dagli ex Lsu e dagli operatori dei servizi scolastici integrati, che vanno internalizzati.

Bisogna rovesciare il tavolo, la 107 va scardinata ed occorre procedere con il ccnl del 2019, garantire un vero recupero salariale e certezza di diritti e stato giuridico del personale della scuola.

Crediamo che il 25 luglio a Messina debba rappresentare una idea di inizio di una battaglia per le immissioni in ruolo e per una vera scuola della cooperazione educativa e didattica, di conseguenza crediamo che la107 ha solo creato autoritarismo dei dirigenti scolastici ed inasprito il conflitto. La Cub Sur sostiene che bisogna rifondare la scuola dell’Autogoverno e che gli Organi Collegiali debbano poter decidere. Come sindacato chiediamo di chiudere definitivamente con le classi pollaio. È un programma ambizioso? Forse, ma noi staneremo il “governo del cambiamento”.