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Trattativa sul tutor al via: il Governo offre 90 milioni di euro

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Poco più di 90 milioni di euro è la somma che il Governo mette a disposizione per la contrattazione sull docente tutor che si sta aprendo proprio in queste ore presso la sede dell’Aran.

L’atto di indirizzo del Ministro è arrivato all’Aran già da qualche giorno ma ancora non se ne conosce il testo ufficiale.

Si sa comunque che le indicazioni del Ministro riguardano sia la questione della funzione tutoriale, sia il problema delle nuove professionalità necessarie per garantire la frequenza dei bambini con meno di tre anni nella scuola dell’infanzia.

Su questo punto sembra che il Governo suggerisca strade diverse, non necessariamente alternative fra di loro: ampliare il mansionario dei collaboratori scolastici, istituire un nuovo profilo professionale oppure prevedere specifici incarichi retribuiti per il personale in servizio.

Ma l’attenzione di tutti  si concentra sul problema del docente tutor; secondo alcune indiscrezioni l’atto di indirizzo del Ministro ribadisce che la norma non prevede l’introduzione di una nuova figura professionale, quanto piuttosto l’ampliamento e l’arricchimento delle competenze dei docenti.

L’aspetto più delicato riguarda il numero delle funzioni che possono essere attivate in ciascun team docente; in proposito sembra che l’atto di indirizzo lasci poco spazio  all’ipotesi del "tutor diffuso" che soprattutto in queste ultime settimane sta prendendo piede in gran parte delle scuole.

I 90 milioni di euro offerti dal Governo per compensare i maggiori impegni connessi con l’attivazione delle funzioni tutoriali sono solo una parte del "pacchetto" sul quale i sindacati dovranno pronunciarsi: per i docenti-tutor delle prime tre classi della scuola primaria è prevista anche una consistente riduzione dell’orario di insegnamento frontale, mentre non è da escludere una analoga riduzione anche per le quasi quarte e quinte.

Nelle prossime ore conosceremo la posizione sindacale sull’argomento, ma non è difficile prevedere che la trattativa sarà lunga e delicata; il Governo ha sollecitato l’Aran affinchè la vertenza si chiuda prima dell’avvio dell’anno scolastico, ma non c’è nessuna garanzia che a settembre la partita sia chiusa