Home Generale Tre modi per fare innovazione didattica: Tinker-ing, Share-ing e Haker-ing

Tre modi per fare innovazione didattica: Tinker-ing, Share-ing e Haker-ing

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Le attività didattiche che centrano il loro percorso sullo sviluppo delle competenze metacognitive e relazionali, sul potenziamento del pensiero logico, della capacità di astrazione e di problemsolving possono essere individuate in tre metodologie fortemente innovative: Tinker-ing, Share-ing e Haker-ing.

Le loro caratteristiche principali riferibili sono:

  1. Una metodologia Tinker-ing, rappresentata dal ciclo di design Think- Make – Improve (pensa-crea-migliora)  che prevede una prima fase di ideazione, una seconda fase si realizzazione e una fase finale di verifica e miglioramento; l’ultima fase porta alla ridefinizione del progetto iniziale e delle idee assunte in partenza. In questa attività ciclica l’errore e le ipotesi sbagliate offrono la possibilità di migliorare.
  2. Una filosofia Share-ing aperta alla collaborazione e alla condivisione della conoscenza piare il lavoro già fatto non significa “barare”, al contrario è un’attività promossa, che sostiene e facilita il dialogo, che incoraggia i ragazzi a non temere gli sbagli, corretti dai loro stessi compagni. In questo contesto trovano spazio l’autoregolazione sociale, l’assertività e la responsabilità.
  3. Un approccio Haker-ing che prevede di analizzare il funzionamento di certi oggetti, di scomporli e ricomporli e di utilizzare la conoscenza acquisita per creare cose nuove.