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Troppi ingegneri donne, a Siena il Comune cerca funzionari comunali meglio se uomini: “è per il riequilibrio di genere”. Fioccano le proteste

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Si parla tanto di materie Stem tutte sbilanciate a favore degli uomini e di ingegneri quasi all’unanimità di sesso maschile. Per non parlare delle difficoltà per donne nel trovare lavoro e spesso della necessità di lasciarlo quando diventano madri, ma anche dei posti di lavoro apicali, in altissima percentuale affidati all’uomo. Non sempre però vige questa “regola”. Ci sono realtà dove le cose vanno diversamente. A Siena, ad esempio, dove il Comune ha prodotto un bando di concorso per selezionare ingegneri con predilezione per gli uomini: il motivo, sembra un paradosso, è il rispetto delle pari opportunità. Ancora di più perché ciò è accaduto nella città del Palio, dove la scorsa primavera è stata eletta la prima sindaca donna della sua storia, la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio.

Il bando per selezionare l’ingegnere, scaduto da poche ore, alla mezzanotte del 2 gennaio, riguarda l’assunzione di un funzionario di alta qualificazione professionale.

Una decisione presa dopo che la maggioranza del consiglio comunale ha scoperto che, tra quelli già immessi in ruolo, le donne risultano ad oggi in quantità doppia rispetto agli uomini: su 7 ingegneri funzionari di alta qualificazione sino assunti, 5 risultano donne (71,42%) e appena 2 uomini (28,58%).

Nella stessa area di inquadramento, come specificato nel bando, al 31 dicembre 2022 erano impiegati in Comune a Siena il 66,94% di femmine e il 33,05% di maschi.

Per questi motivi, a parità di titoli e meriti, ha deciso il Comune di Siena, per il concorso bandito “si applica il titolo di preferenza in favore dei candidati appartenenti al genere maschile”.

Durante la dichiarazione di voto sul bilancio previsionale del consiglio comunale del 29 dicembre, la consigliera d’opposizione Anna Ferretti, eletta con la lista Progetto Siena per la quale si era candidata a sindaco, aveva sollevato il caso come ipotetico caso di discriminazione di genere.

“Non so a chi sia venuto in mente, penso sia un caso più unico che raro” optare in un concorso per la preferenza maschile, a detto Ferretti.

Il Comune di Siena, riferisce l’agenzia Ansa, dal canto ha replicato spiegando che la decisione è stata presa in applicazione al recente decreto del Presidente della Repubblica del 16 giugno 2023, il n. 82, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale serie generale, ed entrato in vigore dal 14 luglio: il Dpr ha infatti introdotto modifiche al precedente decreto del Presidente della Repubblica, il numero 487 del 1994, stabilendo che nei concorsi pubblici, qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30%, si applica il titolo di preferenza, a parità di titoli e meriti, in favore di quello meno rappresentato.

L’assessora all’urbanistica e vicesindaco di Siena, Michele Capitani, ha spiegato, dunque, che “non è stato fatto altro che inserire nel bando un criterio della legge: può sembrare stonato ma io invece sono contento che sia così perché significa che il nostro Comune potrebbe fare scuola a tante realtà dove l’occupazione femminile è ancora al di sotto di quella maschile”.