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Ucraina, come accogliere a scuola gli studenti profughi con una ‘pedagogia del rientro’ – Rivedi la diretta

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È ormai in corso nel nostro Paese l’arrivo di migliaia di profughi ucraini che fuggono da una nazione devastata dalla guerra.
Si tratta per lo più di donne, bambini e persone anziane, dal momento che gli uomini “validi” sono rimasti in Ucraina a combattere. Solo qualche giorno fa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha riferito che il 90% e più dei 32mila profughi arrivati in Italia dall’Ucraina sarebbero donne e bambini. Un numero destinato a crescere.

E così le nostre scuole devono incominciare a organizzarsi per accogliere le centinaia, le migliaia di bambini e ragazzi che stanno arrivando.

Si tratta di promuovere una accoglienza con caratteristiche del tutto particolari perché in questa occasione ci troveremo di fronte a “migranti” che – nella maggior parte dei casi – vorranno rientrare al più presto nel loro Paese di origine.

Certamente sarà necessario offrire un contesto di “normalità” e per costruirlo sarà utile anche conoscere le condizioni, quelle scolastiche soprattutto, nelle quali questi bambini e ragazzi hanno vissuto finora.
Molto probabilmente bisognerà pensare di avere a disposizione mediatori linguistici e forse anche psicologi che possano sostenere docenti e famiglie a gestire l’impatto emotivo di una situazione del tutto nuova.

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Di tutto questo parleremo durante l’appuntamento della Tecnica della Scuola Live. L’evento è in programma sui nostri canali Facebook e YouTube per martedì 15 marzo alle ore 16.30 e prevede la partecipazione di Raffaele Iosa, ex ispettore scolastico, esperto di processi di inclusione e Aluisi Tosolini, dirigente scolastico e coordinatore della rete nazionale delle scuole per la pace, in conversazione con il nostro vice direttore Reginaldo Palermo.