Home Politica scolastica Uds, #riformabuonascuola non trova consenso in Parlamento così come nel Paese

Uds, #riformabuonascuola non trova consenso in Parlamento così come nel Paese

CONDIVIDI

Il DdL scuola è stato respinto per 10 voti su 10 in Commissione Affari Costituzionali, è la prima volta che il Governo è battuto dall’inizio della legislatura.

“La votazione di oggi conferma la scuola come primo tema su cui il Governo arretra”, dichiara Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti. “Nonostante le false aperture del Governo ed i continui video promossi dal premier e dal Partito Democratico, le piazze degli ultimi mesi hanno dimostrato che il ddl Buona Scuola non trova consenso nel Paese. La votazione di oggi segna l’inizio di una mancanza di consenso anche in Parlamento. Oramai il Premier dovrebbe convincersi che non è più tempo di procedere per forzature, la riforma è stata smascherata!”.

“Questo DdL va bloccato e riscritto radicalmente da chi vive la scuola ogni giorno perché questo impiato non serve al Paese – continua Lampis – non risponde al 17,6% di dispersione scolastica, alla situazione di chiusura delle scuole al territorio, all’incapacità economica di realizzazione di un piano dell’offerta formativo completo. Si risponde ad una scuola dilaniata dalle riforme degli ultimi anni, lasciando le scuole a se stesse, chiedendo loro di diventare “imprenditrici” per autopromuoversi, di recepire fondi dal territorio, di chiedere alle famiglie contributi volontari. Il risultato è solo quello di inasprire le disuguaglianze già oggi ben visibili. Auspichiamo che in Senato, a partire dalla votazione di oggi, si continui ad osteggiare questo ddl, con uno scatto di sincera democrazia per fermare l’autoritarismo del Governo!”.

 “L’esito negativo della votazione della costituzionalità del DdL Buona scuola nella commissione affari costituzionali” – afferma Alberto Campailla, portavoce di LINK – Coordinamento Universitario – “fa emergere come il Governo affronti la riforma del sistema scolastico in modo frettoloso e superficiale, mettendo in campo solamente aperture di facciata nei confronti delle parti interessate. Purtroppo ancora una volta il tema dell’abilitazione e del reclutamento, uno dei nodi dello scontro tra le forze politiche, non è affrontato con l’ottica di sanare le ingiustizie che sono state fatte in questi anni, fornendo a coloro che si sono abilitati e ai neolaureati la possibilità di avere un percorso chiaro di accesso all’abilitazione o al ruolo. Per questo lanciamo la fotopetizione #oraparloio con mail bombing sui parlamentari della commissione cultura mercoledì ore 19”.