Home Estero Usa: sospesi i colloqui con i giovani che intendono iscriversi agli atenei...

Usa: sospesi i colloqui con i giovani che intendono iscriversi agli atenei americani. La prof: “Trump sta distruggendo l’università”

CONDIVIDI

Il dipartimento di Stato americano restringe i visti per gli studenti stranieri: “Che siano studenti o meno prendiamo molto seriamente il processo di controllo di chi vuole venire negli Stati Uniti. Tutti i Paesi dovrebbero fare gli stessi controlli”.  “Con effetto immediato e in vista dell’espansione delle verifiche sui social media, i consolati non devono aggiungere ulteriori appuntamenti per studenti o per scambi culturali fino a nuove istruzioni”.

Tutto nasce dall’ordine impartito dell’amministrazione Trump alle ambasciate e ai consolati statunitensi all’estero di sospendere i colloqui con gli studenti che richiedono il visto per iscriversi alle università americane.  E dunque restrizioni non solo per i ragazzi che aspirano a studiare in un ateneo americano, ma anche per le università stesse che fanno affidamento ogni anno sul milione circa di studenti internazionali che si iscrivono, con forti ricadute economiche sui bilanci delle istituzioni.

 L’amministrazione di Donald Trump, si legge sulle agenzie,  intende cancellare i restanti contratti del governo federale con l’Università di Harvard, per un totale di 100 milioni di dollari, invitandola  a “trovare fornitori alternativi” per i servizi futuri.

Si tratterebbe dunque di una rottura completa del consolidato rapporto tra il governo e l’Università di Harvard: “la lettera è l’ultimo esempio della determinazione dell’amministrazione Trump a mettere in ginocchio Harvard, probabilmente l’università più elitaria e culturalmente dominante del Paese, minando la sua solidità finanziaria e la sua influenza globale”. 

Da aprile l’amministrazione ha bloccato circa 3,2 miliardi di dollari in finanziamenti e contratti con Harvard e ha cercato di impedire all’università di iscrivere studenti internazionali.

Trump ha definito le sue azioni contro Harvard, università con sede a Cambridge in Massachusetts, come una lotta per i diritti civili e accusato l’ateneo di pregiudizi progressisti, di continuare a utilizzare considerazioni razziali nelle sue politiche di ammissione nonostante un divieto della Corte Suprema e di consentire comportamenti antisemiti nel campus. La storica università, fondata nel 1636, replica che a essere in gioco sono i suoi diritti sanciti dal Primo Emendamento e accusa l’amministrazione Trump di cercare di controllare il personale, i programmi di studio e le iscrizioni.

Intanto una prof di Filosofa italiana delle scienze cognitive, autrice di due libri, Carlotta Pavese, 43 anni, originaria di Calamandrana, nell’Astigiano, andrà a insegnare al dipartimento di Filosofia di Oxford, una delle più prestigiose università al mondo. Cresciuta sulle colline del Monferrato oggi è professoressa associata alla Sage School of Philosophy alla Cornell University, a Ithacam. 

la prof ha dichiarato a La Stampa: “Trump sta distruggendo l’università. Le facoltà statunitensi sono le migliori al mondo ma adesso non c’è più libertà, o ti adegui alla linea del governo o ti tagliano i fondi”.