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Valditara: “Verso un piano di edilizia anti-sismica che scongiuri le tragedie”. Ma il Pnrr mette in sicurezza solo il 5% degli edifici scolastici

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“La scuola è e deve sempre essere luogo di crescita, di scoperta e affermazione di sé, mai di pericolo e di tragedia”. Sono le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un messaggio rivolto alle famiglie, ai cittadini di San Giuliano di Puglia (Campobasso) e a tutta la comunità molisana, in ricordo del terremoto del 2002. “Proprio per questo – continua il ministro – mi impegno a garantire un piano di edilizia anti-sismica e di grande rinnovamento dell’edilizia scolastica, perché tragedie simili non accadano più”.

Qual è la situazione dell’edilizia scolastica in Italia e come si è scelto di intervenire nell’ambito del Pnrr? Ricordiamo che gli investimenti scuola previsti dal Pnrr ammontano a un totale di 17,59 miliardi di euro, distribuiti come segue: 12,1 miliardi per le infrastrutture e 5,46 per le competenze. Quanto ci balza all’occhio è che per la messa in sicurezza degli edifici, sono stati autorizzati 3,9 miliardi di euro, per solo 2158 interventi di edilizia scolastica, su un totale di circa 40mila edifici, il che significa intervenire su circa il 5% del totale degli edifici scolastici italiani, un numero assolutamente irrisorio, se pensiamo che un’indagine di Legambiente condotta su 7mila edifici ha rivelato che il 40% di essi, 2.885, necessita di manutenzione urgente, come dichiarato dalle stesse amministrazioni. In altre parole il numero di interventi autorizzati dal Mi, su tutti i 40mila edifici scolastici (incluse le sedi distaccate e secondarie), è persino più basso del numero indicato da Legambiente sul campione ristretto dei 7mila.

Dunque, viene da chiedersi su quali basi il Ministero abbia scelto di operare solo su 2158 istituti, se con le dovute proporzioni Legambiente ne stimi almeno 16 mila ad avere bisogno di interventi urgenti? Si consideri che la quota media destinata a ogni edificio è di circa 2mln di euro se si tiene conto dei 3,9mld distribuiti tra i circa 2mila edifici.

Gli obiettivi del piano

Si tratterà di risorse destinate interamente alla messa in sicurezza? No. Secondo quanto leggiamo sulla sezione Futura del ministero, dedicata agli investimenti legati al Pnrr, l’obiettivo del ministero dell’Istruzione del Merito è rendere gli edifici pubblici adibiti a scuole del primo e secondo ciclo di istruzione innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi, con interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico e sostituzione edilizia. L’edilizia scolastica costituisce una priorità assoluta non solo per garantire la sicurezza degli edifici scolastici, ma anche per assicurare una reale ed effettiva fruibilità degli ambienti didattici, essi stessi risorse educative che contribuiscono alla crescita dei giovani.

L’investimento si concentrerà sulla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici, puntando a ridurre le emissioni e migliorare le classi energetiche degli edifici, aumentare la sicurezza sismica, digitalizzare gli ambienti di apprendimento.

Rispetto al totale dell’investimento risorse pari a 3,2 mld di euro sono già state stanziate e autorizzate, andando a finanziare i cosiddetti “progetti in essere”, interventi già attivati dopo febbraio 2020.

Quali tempistiche?

La procedura di aggiudicazione e avvio lavori è prevista per l’anno scolastico 2022-2023; l’esecuzione dei lavori è prevista per il 2024; la conclusione dei lavori per il 2026.