Punto cruciale nella prossima mobilità è il vincolo dei tre anni, inserito dal D. S. bis che riguarderà i docenti, che abbiano ottenuto la titolarità in una qualunque sede della provincia richiesta relativa all’anno scolastico 2022/ 2023. Bisognerà quindi, rimanere tre anni nella stessa provincia, indipendentemente dalla preferenza in riferimento alla quale si è stati soddisfatti( analitica o sintetica). Perché questo vincolo? La risposta del Ministero (non la nostra): per tutelare l’interesse degli studenti alla continuità didattica.
Allora noi, CHIEDEREMO, a tal proposito, un intervento specifico in quanto siamo totalmente in disaccordo con questa norma. Per noi di ADESSO SCUOLA questo vincolo va abolito in quanto:
*DISCRIMINATORIO*, perché va ad intaccare solo una parte della classe docente;
*INGIUSTO*, perché va a ledere la libertà del singolo docente di poter scegliere il luogo di lavoro più adatto alle proprie esigenze personali o di famiglia ma, non solo, va a togliere la possibilità di poter ritornare nella propria regione qualora, per necessità forzata, l’ immissione in ruolo fosse avvenuta altrove.
*NON VERITIERO* , in quanto non è l’attuazione del vincolo a garantire la continuità didattica degli studenti e chi lavora nella scuola lo sa benissimo che, non sempre questo criterio viene adottato e che spesso, chissà perché, si applica a tal proposito, a una logica “illogica”. Insieme ai vari comitati e ai vari gruppi nati per questo scopo, ci batteremo compatti e celeri.
Febbraio-marzo sono vicinissimi e non possiamo permetterci di dormire “sonni beati”.
Antonio D’Ascoli
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