
Per due lunghi anni, in una casa di Fasano (Brindisi), il clima familiare è stato segnato da paura e violenza. Un uomo ha picchiato e minacciato la moglie e i due figli, usando a volte le mani, altre la cintura dei pantaloni. Un incubo che sembrava destinato a rimanere nascosto, finché il più piccolo dei due ragazzi ha trovato il coraggio di parlare.
È stato a scuola, tra i banchi, che il bambino ha confidato alle insegnanti le sofferenze vissute in casa. Un racconto che ha acceso un campanello d’allarme e dato il via alle indagini. Come riporta il Corriere, gli insegnanti hanno segnalato il caso alle autorità, permettendo ai carabinieri di raccogliere testimonianze e prove.
La sera del 14 febbraio, su ordine del gip di Brindisi, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. Secondo gli investigatori, la sua condotta aveva reso la vita domestica insostenibile per tutti i familiari.
Ora l’uomo si trova in carcere, mentre la moglie e i figli cercano di lasciarsi alle spalle anni di paura e dolore. Il coraggio di un bambino e l’attenzione delle insegnanti hanno spezzato il silenzio, ponendo fine a una drammatica vicenda di violenza domestica.