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Vittorini, Sciascia e Quasimodo continuano a non meritare di essere studiati nei licei

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Al di là dei buoni propositi, nessun autore del Sud del Novecento è stato riabilitato nei programmi di studio dei licei italiani.

A rilevarlo i deputati M5S in commissione Cultura, che a tal proposizione hanno avviato un’interrogazione parlamentare: “purtroppo siamo costretti a rilevare che, nonostante un anno fa sia stata approvata una nostra risoluzione (a prima firma della deputata Maria Marzana ndr) per riportare nei licei lo studio degli autori meridionali del ‘900, esclusi nel 2010 da scellerate indicazioni ministeriali, nessuna misura effettiva sia stata ancora messa in campo”.

“Tra i 17 poeti e scrittori segnalati dal Miur, dunque, ancora oggi non c’è un solo nome a Sud di Roma. Al ministero dell’Istruzione, che aveva reso noto di voler avviare un aggiornamento delle indicazioni nazionali tenendo conto del parere espresso da un gruppo tecnico di monitoraggio dei licei, chiediamo conto dello stato dei lavori, che dovevano giungere a compimento entro l’anno scolastico 2014/2015”.

 

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“Inoltre, sollecitiamo il recepimento della risoluzione M5S che ha impegnato il governo a ristrutturare le Indicazioni nazionali, in modo da proporre un ampio numero di autori e autrici per cogliere in maniera omogenea, anche su base geografica, la ricca tradizione letteraria e artistica italiana”.

I grillini passano quindi all’elenco di quelle che considerano le “colonne portanti della nostra cultura come Elio Vittorini, Leonardo Sciascia, Salvatore Quasimodo, Matilde Serao, Anna Maria Ortese. A quel danno barbaro fatto quando alla guida del ministero c’era la Gelmini va posto rimedio il prima possibile e, in tal senso, il ritardo nell’istituzione del tavolo tecnico non depone a favore del Miur. Invitiamo dunque il ministro Giannini a fornirci queste informazioni e a sollecitare una soluzione che restituisca la fruizione degli autori meridionali a tutto il Paese”.

 

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