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A Catanzaro, gli studenti danno un messaggio di speranza per l’intera regione

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Venerdì 28 settembre, alle 10,30, gli studenti di molte scuole superiori calabresi si sono dati appuntamento all’Auditorium “Casalinuovo” di Catanzaro per manifestare affinché il Consiglio Superiore della Magistratura dichiari «l’irricevibilità della proposta di trasferimento del sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro Dr. Luigi De Magistris, formulata dal Ministro della Giustizia per presunta incompatibilità ambientale». 
Rino Gemelli, rappresentante dei giovani del “Siciliani” ha dichiarato che «bisogna manifestare per le cose giuste, per le cose in cui crediamo davvero. E se non ci saranno risultati si dovrà continuare a protestare».
Da Catanzaro quindi è arrivato un messaggio positivo di speranza per tutto il meridione italiano. 
Sono stati i giovani a reagire. A scendere in campo e difendere la loro terra, «che non è terra di mafiosi, ma è terra nostra», ha precisato Rosanna Scopelliti, figlia di Antonio Scopelliti, il giudice ucciso dalla criminalità organizzata nel 1991 e che dopo l’omicidio Fortugno ha deciso di mettere la sua faccia insieme a quella dei ragazzi di Locri. 
E già i ragazzi di Locri. Perché oggi nel capoluogo calabrese c’erano pure quelli dell’ “Ammazzateci Tutti”, diventati per l’occasione i giovani del “Trasferiteci Tutti”. 
Sono proprio loro ad affermare a gran voce «non è possibile che il potere politico controlli anche la magistratura». 
Aldo Pecora uno dei ragazzi di Locri e un po’ il moderatore di tutta la protesta, aggiunge «il provvedimento di Mastella per De Magistris sembra il tritolo della mafia per Falcone».
La piazza oggi, quindi, è diventata «luogo di democrazia, libertà e partecipazione», come ha detto Beniamino Donnici, «è questa l’immagine di una Calabria che si muove». 
I ragazzi della scuola catanzarese sono il vero quadro di una Calabria che ha voglia di risvegliarsi e di essere liberata dalle ingiustizie. Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano ucciso dalla mafia nel 1993, ha detto fin da subito che i ragazzi calabresi sono veramente speciali: «In Sicilia la situazione non è così. A Palermo si vive di indifferenza come se la mafia non esistesse. E non si capisce invece che attualmente la mafia non ha bisogno di sparare perché tanto è già ai posti di potere».
Presente alla manifestazione di oggi anche il leader dei diritti civili Franco Corbelli, sostenendo che «chi vuole impedire il processo della giustizia altro non è se non una persona disonesta».
L’incontro di oggi è stato ripreso anche dalle telecamere di Anno Zero, il programma condotto ogni giovedì in prima serata su Rai 2 da Michele Santoro, e il prossimo giovedì sera gli studenti saranno tutti riuniti nuovamente all’Auditorium “Casalinuovo” per partecipare in diretta alla trasmissione.
Quello che sta succedendo in questi giorni a Catanzaro e in Calabria è incredibile. Migliaia e migliaia le firme raccolte da portare a Roma. Sono adesso i giovani, figli di una terra spesso e volentieri maltrattata, a dire basta per tutte le ingiustizie e i soprusi della nostra società. Hanno deciso di mettersi in gioco. Di cambiare le carte in tavola. Anche di vincere. Perché loro veramente ci credono. E guai a chi ammette il contrario.

E’ l’immagine di una Calabria che per il momento ha tanta voglia di svegliarsi e alzarsi dal sonno dell’indifferenza e dell’incuria. Catanzaro, come Locri, oggi è stato il centro per una vera rinascita sociale della regione.