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A Firenze incontro degli e-tutors di Anitel

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Nell’incontro tenutosi nei giorni 13 e 14 luglio presso la sede di Indire, sono state affrontate tematiche quali il ruolo dell’e-tutor (organizzazione formazione e-learning e formazione e-tutor, riconoscimento formativo), il piano formativo (coerenza, affidabilità, continuità, gradualità e trasparenza, autonomie regionali e relative conseguenze sulle iniziative formative Indire), la piattaforma di Indire.

Pubblichiamo un resoconto dell’incontro tra Indire e Anitel, inviato dal prof. Cosimo Abbracciavento, consigliere Anitel:

«I numerosi e profondi cambiamenti che coinvolgono il mondo scuola per dare risposte concrete alle esigenze della società contemporanea passano attraverso l’aggiornamento e la formazione dei docenti. Le attività formative, sempre più diffuse e mirate, costituiscono il passaggio obbligato, d’importanza strategica, che pone le basi di questa trasformazione.
Abbandonate le metodologie tradizionali si è ormai consolidato l’utilizzo delle nuove tecnologie come strumento base. Cambia la scuola, cambia il contesto formativo: dall’aula alla rete, dalla lavagna al monitor, dalle dispense cartacee al download, dalla classe reale alla classe virtuale. L’aggiornamento in presenza lascia il passo all’e-learnig, cioè la formazione a distanza in cui l’insegnante e-tutor guida e coordina le attività del gruppo dei docenti che gli sono stati assegnati.
Il vantaggio di poter scegliere quando, dove e come accedere alle proprie attività formative, ne ha facilitato l’approccio e ha creato nuove motivazioni.
La rete ha tolto l’insegnante dall’isolamento tradizionale in cui per anni è stato recluso, creando comunità di pratica e virtuali, amplificando la comunicazione, il confronto, la condivisione della conoscenza e delle risorse, producendo effetti estremamente positivi: l’individualismo viene soppiantato dal costruttivismo e dal collaborazionismo, caratterizzando la professione docente di nuove strategie.

In questo scenario Indire, l’Istituto Nazionale di formazione e-learning, che attraverso le sue piattaforme ha progettato e realizzato alcuni corsi a livello nazionale per conto del Ministero, frequentati da migliaia di insegnanti di ogni ordine e grado, ha invitato Anitel, la lista specializzata di e-tutors, a una tavola rotonda, occasione nella quale si sono affrontate tematiche di rilevante importanza come il ruolo dell’e-tutor, il piano formativo, il riconoscimento professionale, la gestione della Piattaforma. L’incontro ha rappresentato una tappa significativa nel progetto formativo, non soltanto perché è la prima iniziativa del genere, ma soprattutto in quanto Anitel potrà configurarsi come knowledge management intermedio tra progettazione e utenza, allo scopo di contribuire a una corretta e proficua implementazione del sistema formativo (sono in fase di progettazione e realizzazione percorsi che coinvolgeranno tutta la scuola, dall’Infanzia alla Secondaria di secondo grado).

In quest’occasione i docenti si sono organizzati, con l’intento di fungere da portavoce, rappresentando i bisogni dei colleghi corsisti e degli e-tutors nel processo formativo. Il giorno 13 infatti la lista, nata nell’ottobre del 2002, si trasforma in associazione no profit, apolitica e apartitica, caratterizzata dall’impegno professionale del docente e-tutor, dalla trasversalità rispetto all’ordine e grado di scuola facilitata dall’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, dalla consapevolezza dell’importanza strategica che l’attività formativa a distanza assume nel raggiungimento della qualità professionale e dalla contestualizzazione dell’autonomia regionale in ambito nazionale. E’ un pomeriggio intenso, impegnativo ma proficuo, trascorso nell’intento di individuare e condividere le finalità e una struttura organizzativa dinamica ed efficiente utile, creativa e produttiva. Il tutto in un clima costruttivo e collaborativo.

Il giorno dopo, il 14 luglio alle ore 9,30, l’incontro tanto atteso, programmato da tempo con Indire. Sul tavolo un ordine del giorno significativo, sintesi delle problematiche individuate nel corso delle esperienze realizzate dal 2001 ad oggi. All’incontro erano presenti il dott. Giovanni Biondi, direttore dell’Indire, e i suoi collaboratori dott. Mazzella e dott. Faggioli.
All’interno del primo punto "Ruolo e professionalità dell’e-tutor nel piano formativo", viene sottolineata l’esigenza di una maggior orizzontalità organizzativa e collaborativa del sistema: il passaggio dall’alto al basso (Miur-Indire-Usr-Csa-direttore responsabile del corso) è spesso causa di una fase esecutiva lenta e complessa, in forte contraddizione con le finalità e la tecnologia utilizzata. Occorrerebbe individuare nuove e specifiche responsabilità attive per l’e-tutor, privilegiando la competenza e svincolandolo così dalle lente maglie burocratiche. Ciò acquisisce maggior significato se consideriamo che l’e-tutor è l’anello di congiunzione tra gli organismi preposti all’individualizzazione delle strategie e dei linguaggi e i destinatari. Occorre quindi delinearne una nuova professionalità e un adeguato riconoscimento ai fini della carriera per l’effettivo ruolo svolto.
Il dott. Biondi precisa che alcuni di questi aspetti esulano dalle competenze di Indire, essendo regolati a livello normativo e sindacale. Afferma però che è in fase di studio il progetto per individuare un percorso formativo standard, in collaborazione con alcune università distribuite sul territorio nazionale, allo scopo di ufficializzare la "certificazione della professionalità".

Dobbiamo ammettere che i corsi formativi organizzati a livello regionale spesso si sono dimostrati insufficienti, orientati prevalentemente sull’aspetto teorico, in assenza degli strumenti tecnologici necessari, somministrati in tempi e ritmi non adeguati.

Un altro punto significativo riguarda la nomina degli e-tutors, fin qui effettuata utilizzando criteri non sempre omogenei e trasparenti, basati sulla discrezionalità di scelta. Una graduatoria ufficiale, stilata sul portfolio personale (curriculum ed esperienze pregresse, prodotti realizzati), offrirebbe maggiori garanzie di qualità.

La soluzione proposta da Indire si basa sull’individuazione di una task force composta da tutors senjor, cioè coloro che hanno partecipato alle attività formative di PuntoEdu come il corso per i "neoassunti 2001" e i corsi "ForTic".

Da non sottovalutare, infine, le conseguenze sulle iniziative di formazione di Indire derivate dalle autonomie regionali, caratterizzate da diversità di percorso e disparità di trattamento economico. L’obiettivo di Anitel è quello di contribuire a una rapida soluzione, contattando le sedi opportune, soprattutto del secondo aspetto che genera una grave discriminazione a parità di prestazione.

Tra i numerosi problemi aperti si evidenzia la necessità di una reale utilizzazione delle figure B, C1 e C2 formate con i corsi Fortic per un’effettiva ricaduta sul territorio scolastico come previsto dagli obiettivi iniziali. E’ compito delle autonomie scolastiche, sostiene il dott. Biondi, organizzare e attivare quella struttura contemplata dalla circolare ministeriale n. 55.

Altri dubbi riguardano la prevista triennalità dei corsi ForTic: Indire si è adoperato presso il Miur per perorare la riapertura almeno dei corsi A, finalizzata alla generalizzazione dell’alfabetizzazione informatica. Criticati anche i criteri di valutazione dei corsi Fortic adottati da Invalsi, che hanno sollevato numerosi dubbi e perplessità.

La parte finale dell’incontro è stata riservata al ruolo che Anitel, in uno spirito costruttivista, propositivo, collaborativo, potrebbe avere all’interno delle attività blended: essere rappresentata e consultata sia a livello regionale che nazionale durante le fasi di progettazione, di realizzazione e di sviluppo dei corsi formativi, fungere da collegamento tra lo staff di progettazione e il destinatario o il fruitore finale, poter collaborare nella formazione dell’ e-tutor, contribuire all’ufficializzazione del ruolo dell’e-tutor in tutte le sue espressioni professionali, offrire supporto e counseling ai corsisti coinvolti, tenere rapporti diretti con Indire nell’informazione rapida, contribuire alla produzione del materiale necessario, poter partecipare come associazione a convegni, seminari, corsi organizzati sulla tematica formativa.
Il dott. Biondi mostra di condividere le istanze avanzate, intravedendo alcuni aspetti di vitale importanza. La sua proposta prevede che l’associazione, attraverso un protocollo d’intesa, possa fruire di un canale diretto con Indire per attingere alle informazioni, collaborare alla fase progettuale, testare la piattaforma e i materiali prima del loro utilizzo, quindi organizzare il monitoraggio, come canale di verifica delle proposte formative.
Anitel, attraverso il suo presidente, si dichiara soddisfatta di questi primi risultati raggiunti e si propone di organizzare al più presto i contatti necessari all’approfondimento e alla realizzazione delle offerte ricevute.

Un applauso scrosciante conclude l’incontro mettendo ancor più in risalto il clima di cordialità e collaborazione che lo avevano caratterizzato sin dall’inizio».