Home I lettori ci scrivono A Messina poche cattedre per immissione in ruolo da Gps

A Messina poche cattedre per immissione in ruolo da Gps

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Chi scrive è il gruppo di specializzati ADMM del IV ciclo iscritti nelle GPS prima fascia di Messina non destinatari della proposta di nomina art. 59 comma 4 legge 25/05/2021 n. 73. L’intento del comunicato è quello di far sentire la nostra voce affinché i sacrifici, e le aspettative di vederli riconosciuti alla pari di quelli della stragrande maggioranza dei nostri colleghi siciliani, non rimangano vani.

Alla provincia di Messina, infatti, nel contingente per immissione in ruolo da GPS 2021-2022 in ADMM sono state assegnate soltanto 13 cattedre, a fronte di un organico di fatto di oltre 100 cattedre, al netto dell’elevato numero di assegnazioni provvisorie interprovinciali soddisfatte nella medesima classe di concorso. Occorre precisare che gli iscritti in prima fascia aventi interesse alla proposta di nomina in ruolo eravamo solo 22 persone. Tenteremo di enucleare una sintesi delle nostre richieste in tre punti chiave:

1.       Vorremmo comprendere i criteri in base ai quali le cattedre vengono convertite da “fatto” in “diritto” e, conseguentemente, le ragioni che hanno determinato un così esiguo numero di posti disponibili. Capire tale questione è per noi assolutamente fondamentale al fine di avere contezza se e, eventualmente, quali passaggi necessari alla conversione in diritto siano mancati e per verificare se su tali passaggi vi possa essere un margine di intervento;

2.        Vorremmo capire i meccanismi in base ai quali è avvenuta la ripartizione a livello regionale del contingente di posti ADMM. Dal file delle disponibilità regionali, infatti, si evidenzia in tal senso una anomalia ed una sproporzione tra le varie province siciliane nelle cattedre assegnate in ADMM. Non si comprende infatti il perché Messina, pur sede di ben 67 istituti comprensivi aventi sezioni di scuola secondaria di I grado, si pone al penultimo posto con appena 13 cattedre assegnate.

3.       Vorremmo avere contezza dei criteri in base ai quali viene effettuata la programmazione dei posti assegnati alle Università siciliane per la specializzazione all’insegnamento di sostegno. A tal proposito, infatti, l’Università di Messina ha programmato nel V e nel VI ciclo un numero elevatissimo di posti, che si aggirano, per ciascun ciclo, intorno ai 500.  Gli scriventi, tutti residenti a Messina e provincia, hanno frequentato, come si diceva in premessa, il IV ciclo presso l’Università degli Studi di Messina costituendo, su 97 posti complessivi, una netta minoranza rispetto al numero totale, formato da colleghi di altre province siciliane, la stragrande maggioranza dei quali colleghi sono stati  assunti in ruolo dall’ 01/09/2021 grazie all’art. 59 comma 4 del decreto sostegni bis con punteggi ben al di sotto di noi messinesi. Non vogliamo qui entrare nel merito degli evidenti limiti normativi di una legge che ha trasformato le GPS, graduatorie provinciali per le supplenze, appunto, in una graduatoria da cui attingere per i ruoli, non permettendo, peraltro, la possibilità di scegliere una provincia diversa attraverso lo strumento della call veloce (abolita), né in base a una graduatoria regionale. Tali questioni andranno sollevate, se il caso, e per chi voglia farlo, in altre sedi più appropriate. Riguardo al terzo punto chiediamo chiarimenti sia sulle modalità con cui le Università programmano il fabbisogno di posti, sia se sussista un’interlocuzione tra le istituzioni interessate (nella fattispecie l’Università degli Studi di Messina e l’Ufficio Scolastico Regionale). Confrontando i numeri, da una parte quello degli specializzati del V ciclo e specializzandi del VI, circa 1000, dall’altra il numero delle cattedre di diritto assegnate, 13 alla provincia di Messina, appare legittimo il dubbio che le istituzioni sopra richiamate non dialoghino tra loro e che Messina sia atavicamente destinata a fare da bacino di emigrazione forzata, anche di specializzati, al nord. Vogliamo sottolineare infine il fatto che nell’anno scolastico 2022/2023 la nostra posizione sarà ulteriormente aggravata dall’ingresso non più “in coda”, ma “a pettine”, dei nuovi specializzati al momento presenti negli elenchi aggiuntivi.

Attendiamo risposte concrete ai quesiti posti dalle istituzioni coinvolte al fine di chiarire i dubbi che speriamo di avere chiaramente esposto. Riteniamo opportuno inviare il presente comunicato alle testate giornalistiche, alle organizzazioni sindacali, ai referenti istituzionali coinvolti, perché temiamo concretamente di essere dimenticati, dal momento che la procedura di assunzione straordinaria prevista dal Decreto sostegni bis, al momento, è, appunto, straordinaria, dunque non ripetibile. Anche qualora lo fosse, noi specializzati del IV ciclo, al rinnovo delle GPS previsto nell’anno scolastico 2022-2023, verremmo a trovarci fortemente penalizzati dall’inserimento delle centinaia di colleghi di V e VI ciclo. Pur non volendo mettere in atto alcuna faziosità o lotta di quartiere, tuttavia chiediamo delle forme di tutela dal momento che nessuno di noi al momento dell’iscrizione in una graduatoria per le supplenze poteva prevedere che questa sarebbe diventata una graduatoria per il ruolo. Il comunicato ha anche lo scopo di confrontarci e di unirci a chi, in altre province e gradi di istruzione diversi, è stato penalizzato dalla penuria di cattedre di diritto.

Ciò che è emerso di positivo dall’art. 59 comma 4 legge 25/05/2021 n. 73 è, a nostro parere e non solo, il riconoscimento del valore della specializzazione, vero e proprio concorso selettivo, a prescindere dal servizio e dal punteggio: se questo è vero, come è vero, l’immissione in ruolo o meno non può dipendere dalla circostanza casuale di trovarsi o meno nella “provincia giusta”, a maggior ragione dal momento che nessuno poteva prevedere la diversa destinazione d’uso che sarebbe stata attribuita alle Graduatorie provinciali per le supplenze. Pertanto, noi specializzati non destinatari di proposta di nomina nell’anno scolastico 2021/2022 chiediamo di essere considerati come degli “idonei non vincitori”, conservando una priorità nel diritto alla nomina in ruolo nella nostra provincia a partire dal prossimo anno scolastico.

Gli specializzati IV ciclo Università di Messina