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Al Nord ci sarà bisogno di migliaia di supplenti. Il modello di domanda

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Nonostante il grande esodo di docenti di ruolo dal Sud verso il Nord, determinato soprattutto dalla fase C della mobilità, i posti, che resteranno vacanti per il 2016/2017, saranno numerosi.

Infatti anche se c’è stato un grande esodo da sud verso Nord, questo non è stato sufficiente a coprire tutti i posti disponibili e vacanti, inoltre, con le prossime utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, le cattedre disponibili e vacanti saranno ancora di più. Infatti molti docenti meridionali, che hanno ricevuto la sede definitiva in un ambito del nord Italia, presenteranno la domanda interprovinciale di utilizzazione e assegnazione provvisoria.

Se tali docenti, una volta tentata la sorte dell’assegnazione provvisoria, non riusciranno ad ottenere, per il solo 2016/2017, una scuola della provincia di residenza, chiederanno, avendone l’opportunità, i congedi parentali, le aspettative per motivi familiari, i congedi biennali per assistenza al familiare disabile e in alcuni casi limite presenteranno la domanda di dimissione dal servizio. Tutto questo produrrà inevitabilmente il bisogno di nominare, su tutte queste numerose cattedre vacanti e disponibili, docenti supplenti. Per quanto è dato sapere, in alcune classi di concorso, per coprire tutte le cattedre vacanti non saranno sufficienti nemmeno le graduatorie d’Istituto di III fascia, per cui sarà necessario ricorrere alle semplici domande di messa a disposizione.

Cosa sono queste domande di messa a disposizione? A tal proposito, bisogna sapere, che esiste la possibilità per i neo laureati, che non hanno fatto in tempo ad inserirsi per il triennio 2014-2017 nelle graduatorie d’Istituto per le supplenze, di fare una domanda alle scuole per la messa a disposizione all’insegnamento per le classi di concorso per cui il loro titolo di laurea dà accesso.

I dirigenti scolastici hanno molto piacere a ricevere questo tipo d’istanza, in quanto, con tali messe a disposizione, possono più facilmente trovare un supplente, che per alcune materie scolastiche è proprio una rarità. In questi ultimi anni la procedura della messa a disposizione ha acquisito valore ufficiale.

Infatti, il Miur in una circolare per le supplenze ha disposto che i dirigenti scolastici dopo lo scorrimento delle tre fasce delle graduatorie d’Istituto per le supplenze, possano procedere alla copertura di posti di personale docente utilizzando in primis le graduatorie degli istituti viciniori e poi se non si sono trovati aspiranti alla supplenza potranno fare ricorso a personale, sempre fornito di titolo di studio idoneo, che abbia presentato istanza di messa a disposizione.

Bisogna anche dire che la messa a disposizione per quanto riguarda gli specializzati sul sostegno che non hanno fatto in tempo ad inserirsi nelle graduatorie d’Istituto è stata regolamentata dall’art. 2 comma 2 del D.M. 3 giugno 2015 n. 326.

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