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Alternanza dimezzata, preside contro Di Maio: friggere patatine da Mc Donald è utile, assurdo ridurre ore

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“Molti dirigenti e docenti si rifiutavano ormai di mandare gli studenti a friggere le patatine da McDonalds fingendo di fare alternanza scuola-lavoro”: a dirlo, nel giorno dello sciopero degli studenti, venerdì 12 ottobre, è stato il vicepremier Luigi Di Maio attraverso un video ‘postato’ sul proprio profilo Facebook. A distanza di alcuni giorni, arriva la replica di una preside del Molise, la quale, pur dirigendo una scuola al Sud, dove vi sono difficoltà non indifferenti per le scuole nel reperire aziende disponibili ad ospitare ragazzi, mandava i propri studenti a fare gli stage da Mc Donald perché convinta che fossero davvero formativi.

Un’esperienza fondamentale per acquisire dinamiche di business e marketing

Si tratta della dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero di Termoli Maria Concetta Chimisso, vicesindaco del Comune adriatico.

Ammette di avere “mandato gli studenti a friggere le patatine da Mc Donald ma friggendo le patatine – ci tiene a dire – hanno avuto l’opportunità di capire come funziona uno dei giganti del food mondiale, le dinamiche di business e marketing che lo hanno portato ad essere tale, l’organizzazione di brigata di cucina su modello internazionale e l’utilizzo di sistemi software avveniristici propri dei colossi della somministrazione”.

Ore di alternanza ridotte: è assurdo

Il capo d’istituto si dice quindi in pieno disaccordo con la politica intrapresa dal Governo M5S-Lega, che ha ridotto ore e portata dell’alternanza scuola-lavoro:

“E’ assurdo ridurre le ore – protesta la dirigente – perché, finalmente, con questa esperienza gli studenti italiani hanno avuto la possibilità di conoscere il mondo del lavoro prima ancora di farne parte, hanno avuto l’opportunità di comprendere quale tipo di attività si confà maggiormente alle proprie inclinazioni e attitudini e quale invece non li vedrebbe minimamente interessati”.

“Dalle aziende gli studenti sono tornati sinceramente arricchiti”

La preside parla, infine, dell’esperienza vissuta negli ultimi anni dagli studenti iscritti all’istituto superiore da lei diretto: “l’alternanza scuola-lavoro – ha tenuto a dire la dottoressa Chimisso – ha portato gli studenti dell’istituto negli hotel a 5 stelle di Italia e d’Europa e ne sono tornati sinceramente arricchiti. L’Italia delle opportunità e della conoscenza passa anche da qui”.

“L’alternanza scuola-lavoro offre modelli concreti. Ai nostri ragazzi – ha concluso il capo d’istituto – non possiamo fare dono più grande dell’esperienza per imparare, a volte anche dai propri errori”.

Troppa ideologia-politica

Una curiosità: poiché in Molise, dove è collocata la scuola diretta dalla preside Chimisso, la presenza di aziende ed industrie non dovrebbe essere poi così alta, viene da chiedersi il perché di questo schieramento a favore del modello di alternanza scuola-lavoro imposto tramite la Buona Scuola.

L’impressione è che su alcuni temi centrali per il futuro della scuola pubblica italiana, si stia estremizzando tutto. Si stia piegando, di fatto, anche le cose più ovvie alle spinte ideologico-politiche, le quali portano a delle traduzioni della realtà non sempre orientate alla ricerca delle risposte giuste.