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Alternanza scuola-lavoro, croce o delizia? Miur e Cgil tirano le somme del primo anno post riforma

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Qual è la verità sull’alternanza scuola-lavoro, su cui il Governo ha investito tanto nell’ambito della riforma della Buona Scuola?

Quella che verrà descritta al Miur, martedì prossimo, 18 ottobre alle 10.30, alla presenza del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini? Oppure, quella che, nello stesso orario, a pochi chilometri, verrà descritta da Cgil, Flc Cgil, Rete degli Studenti Medi e Fondazione Di Vittorio che parleranno del monitoraggio svolto diverse decine di province?

Entrambi i risultati, arrivano al termine del primo anno di attuazione delle nuove disposizione previste dalla Legge 107/15. Nel primo caso, al Miur, il ministro presenterà anche l’iniziativa “I campioni dell’Alternanza”. Interverranno i rappresentanti di: Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, Coop, Dallara, ENI, FAI, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane, Zara. La mattinata si potrà seguire in diretta streaming sul canale YouTube del Miur.

È curioso che, nello stesso momento, con appena mezzora di differenza, presso la sede della Cgil nazionale (corso d’Italia 25 a Roma) è stata convocata una conferenza sullo stesso argomento, focalizzato sul monitoraggio delle esperienze di alternanza scuola-lavoro rilevate – dalla Cgil, Flc Cgil, Rete degli Studenti Medi e Fondazione Di Vittorio – in 87 Province di tutte le regioni italiane.

“Si tratta dell’unico monitoraggio fatto sulle esperienze di alternanza scuola lavoro”, hanno scritto gli organizzatori. E, dalle premesse, si tratta di esiti tutt’altro che entusiasmanti.

Come da noi rilevato nei giorni scorsi, non sarebbero buoni, soprattutto per i licei, i resoconti che verranno riportati nella sede della Cgil nazionale: “nonostante il pressing del Miur – abbiamo scritto – i risultati non possono definirsi soddisfacenti, anzi la quasi totalità degli studenti italiani ha visto in essa soltanto un’incombenza e il risultato ad oggi è che scuola e mondo del lavoro continuano a restare realtà distanti e distinte”.

Per capirne di più, a questo punto, non rimane che aspettare martedì mattina.

 

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