
Una vicenda contorta: uno studente, accoltellato da un compagno il 27 marzo 2023 fuori da scuola, a Bologna, ha deciso di citare in sede civile l’istituto e quindi il Ministero. Il ragazzo, (da poco maggiorenne) è stato raggiunto alla fermata dell’autobus dal compagno minorenne e accoltellato alle spalle. Una serie di fendenti al dorso, alla testa e al collo che solo per fortuna non gli sono costati la vita. Lo riporta La Repubblica.
La ricostruzione dei fatti
L’episodio è avvenuto al culmine di un litigio iniziato a scuola già il venerdì precedente. Tre giorni prima l’aggressore era entrato in classe in ritardo e aveva trovato il banco occupato dall’aggredito. Ne era nato un diverbio, era volata qualche parola, ma nulla di più.
Il minorenne tuttavia se l’è legata al dito e il lunedì successivo (il sabato la vittima non era presente in classe) è andato a trovare il rivale per affrontarlo. In questo secondo caso i due si sono picchiati in aula alla presenza dei compagni e del professore. Entrambi sono stati portati dal vice dirigente che li redarguì senza prendere però provvedimenti immediati. Unico accorgimento: la vittima è stata fatta uscire qualche minuto prima dell’aggressore. Fermo alla pensilina del bus il 18enne è stato poi raggiunto e accoltellato ripetutamente. Si è salvato dalla furia dell’aggressore solo grazie all’intervento di altri studenti che lo hanno bloccato.
Per l’avvocato del giovane la scuola avrebbe dovuto e potuto fare di più per contenere il minorenne che già in passato era stato protagonista di episodi violenti nei confronti di altri ragazzi, tanto da essere sospeso per 15 giorni già nel 2019.
Anche il padre dell’aggressore contro la scuola
Il padre dell’aggressore, in tutto ciò, dopo l’espulsione del figlio mandò una mail di fuoco all’istituto. Poche righe con le quali accusava gli insegnanti e i dirigenti di non averlo avvertito immediatamente, prima dell’aggressione, quando già in classe c’era stata la baruffa. Cosa che, se fosse avvenuta, trattandosi tra l’altro di un minore, lo avrebbe portato a intervenire evitando così il successivo accoltellamento.
Se da una parte l’allora minore (e la sua famiglia) sta affrontando un procedimento penale in corso al tribunale per i minori, dall’altra dovrà rispondere in sede civile, dove è stato citato assieme alla stessa scuola, al Ministero e all’assicurazione che copre l’istituto. A decidere se ci siano a meno delle responsabilità sarà il giudice che ha convocato le parti per il 4 dicembre prossimo.




