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Andrà tutto bene, lo slogan dell’epoca Covid inventato da una maestra: “Così si aprivano le mie lezioni in Dad”

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Impossibile essersi dimenticati dello slogan che ha caratterizzato l’epoca Covid, soprattutto nelle fasi iniziali del marzo del 2020, cinque anni fa esatti. Si tratta di “andrà tutto bene“, frase che è diventata virale ed è stata applicata e ripetuta in diversi ambiti, con la speranza che la fase pandemica finisse presto.

Non tutti sanno, però, che a coniarla è stata una maestra, all’epoca 24enne e supplente in una scuola dell’infanzia di Lodi. Ecco le sue parole, riportate da Ansa: “Tutto è nato con alcuni miei messaggi destinati a parenti e amici in cui cercavo di rassicurarli sul fatto che tutto sarebbe andato bene, poi l’ho trasferito sulla mia pagina Facebook dove posto mie creazioni per bambini e non solo come soprammobili, bomboniere, giochi didattici come incastri o puzzle a strappi utili soprattutto per alfabetizzare i bambini stranieri o per insegnare a leggere e scrivere”.

“Bisognava rassicurare i bambini”

Ecco il racconto della donna, che ha cercato di usare una frase beneaugurante per spargere un po’ di ottimismo in giorni davvero bui. “A scuola c’era tanta incertezza. Era Carnevale, non sapevamo cosa ci aspettasse. Ai bambini però ho detto: andrà tutto bene, ci rivediamo lunedì a scuola anche se non è stato così. Bisognava rassicurarli con qualcosa di semplice e immediato perché non capivano la preoccupazione dei genitori in quei giorni ed erano spaesati. E ‘bene’ era una parola che tutti potevano capire, così come l’accostamento al futuro. E con ‘Andrà tutto bene‘ si aprirono in seguito le mie lezioni di didattica a distanza”.

Queste parole hanno fatto breccia nei bambini, e pian piano, dalla sua città e poi in tutta Italia, sono comparsi striscioni appesi nei balconi con la scritta in questione accompagnata da un arcobaleno. Lo slogan della speranza venne anche ripreso da una dirigente scolastica di Codogno, il primo comune italiano divenuto zona rossa, che fece un appello agli altri istituti per divulgarlo.

“‘Andrà tutto bene’ non finisce qui”

“Mi arrivavano video da tutta Italia – dice la docente con gioia – con la scritta ‘Andrà tutto bene‘ applicata su una tutina da neonato, su un cartellone, su un lenzuolo o corredata da una pioggia di cuoricini colorati. E poi tanti vocali. Il giorno più bello è stato tornare a scuola, togliere le mascherine e finalmente leggere i sorrisi e le emozioni dei bambini. ‘Andrà tutto bene‘ resta, non finisce qui, è un inno che deve proseguire soprattutto per gli adulti”. 

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