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Approvato il decreto legge sul precariato

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Con 268 voti a favore e 219 contrari (erano assenti quasi 140 deputati) la Camera ha approvato alle ore 13 del 25 luglio il decreto legge n. 255 sul precariato. Sul provvedimento si dovrà esprimere nei prossimi giorni anche il Senato ma è quasi certo che il passaggio sarà pressochè formale.
Il dibattito si è svolto esattamente come si pensava e come peraltro avevamo preannunciato nei servizi pubblicati in queste pagine.
L’unica novità di rilievo riguarda la questione delle scuole-capofila per la nomina dei supplenti a partire dal 1° settembre.
La proposta era stata fatta già in Commissione dall’opposizione, ma la maggioranza non l’aveva accolta.
In aula gli esponenti dell’Ulivo hanno ironizzato ("Strano che al Governo non piaccia l’idea delle scuole-polo; e pensare che dovremmo essere noi ad essere scontenti di questo termine!") polemizzando anche sul fatto che – al tempo stesso – il Governo stia iniziando a parlare di consorzi di scuole.
Il sottosegretario Valentina Aprea – evitando di raccogliere la battuta – ha spiegato la differenza tra la proposta dell’opposizione e la soluzione individuata dal Governo: "La scuola-polo – ha detto l’on. Aprea – ripropone l’assegnazione provinciale delle nomine in una scuola individuata come capofila, cioè ripropone il meccanismo provinciale che, in alcune province, sta ad indicare migliaia di convocazioni in una sola scuola o da parte di un unico ufficio".
"Altra questione – ha concluso il sottosegretario – è invece il consorzio tra scuole nel senso che le scuole autonome ed i dirigenti delle singole scuole possono attivare, per la copertura dei posti nelle proprie scuole, una serie di accordi per la convocazione congiunta degli aspiranti e per i conseguenti provvedimenti di nomina".
Ma per gli esponenti dell’opposizione il fatto che – solo a poche ore dal voto conclusivo sul decreto legge – il Governo abbia sentito il bisogno di individuare un correttivo al meccanismo di nomina è la prova provata che esiste anche da parte dell’Amministrazione la preoccupazione che qualcosa, a settembre,  possa non andare per il verso giusto.
"Mi auguro – ha affermato per esempio Gambale rivolgendosi al banco del Governo – che le circolari che emanerete possano servire a venire incontro a questo disastro che avete organizzato per le prossime nomine di inizio settembre".
E – a proposito di circolari applicative – al momento attuale non ci sono conferme sulla immediata emanazione di atti amministrativi come invece era dato per certo già nei giorni scorsi anche da alcune organizzazioni sindacali.
In particolare l’andamento del dibattito parlamentare lascia supporre che l’ipotesi delle scuole-polo non verrà in alcun modo proposta dall’Amministrazione che – semmai – si limiterà a suggerire ai dirigenti scolastici di sottoscrivere accordi per organizzare le "chiamate" dei supplenti nel modo più razionale e semplice possibile.