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Azzolina: da Ministra posso avere sbagliato, ma rifarei tutto. E ora aspetta al varco il professor Bianchi

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Non ha rimpianti l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: al dicastero di Viale Trastevere rifarebbe esattamente quello che ha fatto.

“Se tornassi indietro rifarei esattamente quel che ho fatto. Si può sbagliare, è chiaro, solo chi non fa non sbaglia”, ha detto Azzolina a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1.

I banchi a rotelle già c’erano

Alla domanda se ricomprerebbe anche i banchi monoposto, anche a rotelle, che tante polemiche hanno creato, Azzolina ha risposto che “lo scorso giugno il Cts mi ha detto che per riaprire le scuole avremmo dovuto mantenere la distanza tra studenti, e che quindi i banchi singoli potevano dare una mano. E quindi abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici che tipo di banchi volevano”.

“Quei banchi sono utilizzati dal 2012 in Italia – ha continuato la pentastellata – , ne parlava anche Piero Angela, li hanno pure i Gesuiti e si trovano in tutte le scuole d’Europa. Però sono diventati un problema quando i dirigenti li hanno chiesti: capite che si è fatta una campagna squallida sulla scuola”.

Io sottosegretaria? Mi volete morta…

I conduttori hanno poi chiesto: ora non è più ministro, lei farà la sottosegretaria?

“No, mi volete morta proprio – ha replicato Azzolina – ora sono a Roma, farò la mia parte alla Camera dei Deputati”.

Su come si sta muovendo il suo successore, il professore Patrizio Bianchi, la deputata grillina non si sbilancia: il giudizio si baserà sui fatti.

“Vedremo che scelte farà, aspetto di vedere se le parole si tradurranno in fatti”, tiene a sottolineare la grillina.

Maturità 2021: bene così

Intanto, però, l’attuale titolare del MI sulla maturità 2021, con lo svolgimento del solo colloquio, sembra essersi allineato proprio a quanto aveva stabilito Azzolina: “Rispetto agli esami di Stato ha fatto quello che avevo proposto io, mettendosi anche contro il Pd, che voleva una prova scritta, mentre io avevo proposto un esame orale”.

La lista dei provvedimenti da attuare è tuttavia assai lunga: reclutamento, precariato, organici, mobilità, Recovery plan, rinnovo del contratto e tanto altro. Nelle prossime settimane sapremo quale indirizzo vorrà dare a tutti questi temi il nuovo ministro dell’Istruzione.