Home Politica scolastica Bignami (Misto): “A rischio servizi per garanzia diritto allo studio dei disabili”

Bignami (Misto): “A rischio servizi per garanzia diritto allo studio dei disabili”

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“L’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, a quanto pare, non è più una delle pre-condizione irrinunciabili a garanzia del diritto dell’istruzione. Ai continui rimpalli di competenze tra Comuni e Province, si è aggiunta anche la legge Delrio che ha finito col complicare il quadro normativo. E così, in barba ai dettami costituzionali e alla convenzione Onu del dicembre 2006, ratificata dall’Italia, solo all’ombra del Pirellone sono 4.650 gli studenti disabili che rischiano di non poter frequentare regolarmente le scuole. Peccato che la Lombardia sia solo spia di un allarme vivo in tutto il Paese”. A denunciarlo in un’interrogazione ad hoc è Laura Bignami, senatrice di Movimento X, che ha raccolto la denuncia della ‘Lega per i diritti delle persone con disabilità’ (Ledha).

“Non è accettabile – incalza Bignami – che la Regione Lombardia non abbia ancora attribuito a nessun ente la competenza specifica sui servizi di assistenza alla comunicazione, provocando in queste ore enormi disagi psicologici e sociali alle famiglie di studenti con disabilità sensoriale che, purtroppo, a differenza degli anni passati, non sanno a quale istituzione dovrà essere presentata l’apposita domanda”.
Ma nel mirino di Bignami non c’è solo l’ambiguità normativa del Pirellone: “Serve un intervento urgente sul piano nazionale. Il premier Renzi e il ministro dell’Istruzione Giannini  non possono temporeggiare pure sui diritti delle persone. C’è un tempo per ogni cosa. E quello per gli annunci è finito da un po’ – conclude la senatrice – Il governo chiarisca una volta per tutte a chi spetta la competenza dell’erogazione del servizio di assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale e a chi quella del servizio di trasporto e assistenza educativa. Ma soprattutto provveda a uno stanziamento nazionale di risorse per garantire tali irrinunciabili servizi”.