Home Politica scolastica Bonus merito, il 3 febbraio incontro Miur-sindacati. I nodi da sciogliere

Bonus merito, il 3 febbraio incontro Miur-sindacati. I nodi da sciogliere

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Le organizzazioni sindacali sono state convocate il 3 febbraio al Miur per discutere del bonus merito docenti, alla luce delle novità previste dalla legge di bilancio.

Bonus docenti in contrattazione integrativa

Il bonus docenti, da quest’anno, entra in contrattazione integrativa ed è per questo motivo che i sindacati vogliono chiarire alcuni aspetti, “al fine di dare indicazioni coordinate alle istituzioni scolastiche per una corretta gestione di disposizioni che intervengono ad anno scolastico avviato, con particolare attenzione alle contrattazioni che in molti casi non sono ancora concluse, ferma restando l’autonomia di decisione delle parti negoziali (RSU e DS)”, come abbiamo riferito in precedenza.

Bonus merito docenti, cosa dice la legge di bilancio 2020

La legge di bilancio 2020, infatti, ha disposto che le risorse del “bonus docenti” che con il CCNL del 2018 erano confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa delle singole scuole per la valorizzazione del personale docente, vengano ora utilizzate “dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico senza ulteriore vincolo di destinazione”.

Stando alla manovra, queste risorse possono così essere utilizzate secondo quanto previsto dalla contrattazione di istituto per compensare il maggiore impegno dei docenti o del personale Ata.

Bonus merito, i soldi anche per gli ATA

La misura prevista crea dissapori: in molti si mostrano piuttosto contrariati dal fatto che una risorsa che la legge destinava espressamente ai docenti venga ora distribuita anche fra il personale Ata.
Senza contare anche il vecchio pallino dei sindacati, ribadito dalla Gilda nella giornata del 27 gennaio, ovvero quello di destinare i soldi del bonus merito docenti per incrementare lo stipendio del personale, e cioè non solo dei docenti ma di tutti i dipendenti del Miur.

Se così fosse, i 200 milioni stanziati dalla legge 107 verrebbero distribuiti fra un milione e 200mila dipendenti e quindi significherebbe circa 13 euro lordi di aumento per ogni dipendente Miur.