Home Politica scolastica Bonus merito, ripartizione dell’80% in base all’organico: dentro anche i precari

Bonus merito, ripartizione dell’80% in base all’organico: dentro anche i precari

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Novità in arrivo per il bonus merito docenti: infatti, nella giornata del 25 giugno i sindacati sono stati ricevuti al Ministero dell’Istruzione ed è stato stabilito che l’assegnazione del fondo sarà ripartito in base alla dotazione di organico e non in base ai docenti di ruolo. Tale notizia è stata confermata anche dal Ministro dell’Istruzione Bussetti.

Il bonus in contrattazione

Viene seguita pertanto la strada del nuovo CCNL, che affida alla contrattazione integrativa di istituto l’individuazione dei criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli di cui all’art. 1, co. 127 della richiamata L. n. 107/2015.

Il bonus anche per i precari

Entrando nel merito, è stata accolta la richiesta di utilizzare come parametro di calcolo, per la distribuzione del bonus merito, la suddivisione il numero dei posti in organico, diversamente da quanto avvenuto in passato (attribuzione in base al numero dei soli docenti di ruolo). Tale parametro, scrive Cisl Scuola, verrà assunto per quanto riguarda l’80% della disponibilità complessiva.
Mentre per il restante 20% si farà riferimento ad altri parametri (complessità, rischio educativo, ecc.).

I predetti fattori di complessità, si legge sul verbale dell’incontro, per la distribuzione del 20 per cento delle risorse del fondo saranno individuati sulla base dei seguenti indicatori, aventi tutti il medesimo peso:

1. percentuale di alunni con disabilità;
2. percentuale di alunni stranieri;
3. numero medio di alunni per classe;
4. percentuale di sedi scolastiche in aree totalmente montane o in piccole isole.

Tali criteri di ripartizione del fondo a livello territoriale e tra le singole istituzioni scolastiche saranno recepiti in apposito decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Confermata in modo esplicito anche la piena contrattabilità dei criteri per la determinazione dei compensi, come previsto dal nuovo CCNL.

 

Il Verbale

Gilda: “Spallata alla legge 107”

Anche il sindacato Gilda degli insegnanti mostra la propria soddisfazione:”Con l’intesa sul riparto del fondo per la valorizzazione dei docenti e il superamento del DM 159/2016 del ministro Giannini, che lo assegnava alle scuole limitatamente ai docenti di ruolo in servizio, mentre ora sarà calcolato sull’intero organico, continua l’opera di erosione della logica della 107/2015 che il nostro sindacato ha perseguito con coerenza in questi ultimi anni -afferma Rino Di Meglio, coordinatore della FGU-Gilda degli Insegnanti”.

In questo modo il fondo per la valorizzazione dei docenti viene ripartito con gli stessi criteri del Mof e del Fis e sarà poi la contrattazione di scuola (come previsto dall’art. 22 del nuovo contratto) a decidere in che modo distribuire queste somme.
Il fondo ex-bonus merito, uno dei pilastri della cosiddetta Buona Scuola, che è già stato ridotto con il CCNL 2016/2018 per rimpinguare la Retribuzione Professionale Docente -continua Di Meglio – è stato ricondotto alla sua natura di retribuzione accessoria, e come tale andrà contrattato”.
“La FGU-Gilda degli Insegnanti -conclude Di Meglio- ritiene che questo sia solo il primo passo verso la cancellazione del cosiddetto Bonus merito che ha portato, nella maggior parte dei casi, solo divisioni e conflitti nelle scuole”.