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Bullismo, Fedeli: necessario accelerare sulla legge (video)

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 Bullismo e scuola, per la Ministra Valeria Fedeli è necessario accelerare la discussione  alla Camera sulla proposta di legge che prevede un complesso di misure per la prevenzione e il contrasto dei fenomemi del bullismo e del cosiddetto cyberbullismo. 

La legge sul bullismo approvata dalla Camera: tutte le novità proposta di legge che prevede un complesso di misure per la prevenzione e il contrasto dei fenomemi del bullismo e del cosiddetto cyberbullismo.“

 

 

“Quello che vivono, vedono e sentono i ragazzi a scuola è lo specchio della società”, ha detto la Fedeli al convegno “No bullying, no doping” organizzato dall’osservatorio nazionale Bullismo e Cyberbullismo a Roma.

“La violenza non passa solo attraverso i fatti, ma anche con il linguaggio che questi ragazzi ascoltano da noi adulti. La scuola è la famiglia devono essere il primo elemento di contrasto ma non si può prescindere dalla prevenzione. Docenti e studenti devono sapere che la rete è un grande strumento di libertà ma bisogna saperla usare, diventa necessario quindi rapportarsi anche con i genitori e parlare ai ragazzi attraverso canali diversificati. Su questo tema abbiamo fatto forti investimenti – sottolinea la Ministra- abbiamo messo denaro e azioni dentro la scuola, creando un evento nazionale e momenti di confronto tra ragazzi. Sul Fronte istituzionale stiamo spingendo affinché la Camera, dopo ilSenato, approvi la Legge sul bullismo e cyberbullismo. Dobbiamo creare delle linee guida di comportamento da mettere a disposizione di scuole, ragazzi e famiglie”. 

Il convegno è stato aperto dalla proiezione di un cortometraggio sul tema realizzato da Maria Grazia Cucinotta dal titolo Il compleanno di Alice.

 

“Genitori e insegnanti devono fare rete per combattere il bullismo a scuola. Quel filo che legava insegnati e genitori si è interrotto. Oggi si chiede all’insegnante di sostituirsi ai genitori – aggiunge l’attrice – ma questo non può succedere, ognuno deve fare la sua parte e le famiglie devono sostenere il lavoro che si fa a scuola. Nessun ragazzino nasce violento, probabilmente è solo un bambino che va capito e aiutato”.

 

Il lavoro dell’Osservatorio passa proprio attraverso il messaggio di modelli positivi come posso essere i grandi campioni dello sport italiano.

“Dal 2012 andiamo in giro per le scuole portando un messaggio di etica e correttezza”, spiega Roberto Minerdo, vice presidente osservatorio nazionale bullismo e cyberbullismo. “Sensibilizziamo su questo tema anche le istituzioni per una legislazione sempre più centrata sul tema”.

 

 

Presenti moltissimi campioni olimpici come la schermidrice Elisa Di Francisca, il pugile Roberto Cammerelle e l’ex calciatore Simone Perrotta. 


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