Home Generale Cangemi: “Situazione inaccettabile all’Istituto alberghiero di Catania”

Cangemi: “Situazione inaccettabile all’Istituto alberghiero di Catania”

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Doppi turni, aule e locali inesistenti. La situazione non è più accettabile e i ragazzi dell’istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania hanno protestato ieri con una manifestazione per le vie della città.

Gli studenti sono stanchi di promesse non mantenute. A sostegno degli studenti, il responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano, Luca Cangemi, ha risposto: “La giusta protesta degli studenti dell’Alberghiero contro i doppi turni segnala una situazione gravissima e paradossale delle strutture scolastiche in provincia di Catania. I doppi turni rappresentano una condizione inaccettabile, ma anche in molti istituti superiori dove, ancora, non si è giunti a questo estremo si vive una situazione di gravissimo disagio per carenza di aule, laboratori, palestre. Senza parlare delle condizioni di sicurezza e delle barriere architettoniche“.

“Le responsabilità della Città Metropolitana, che dovrebbe gestire il settore dopo la distruzione delle provincie, sono enormi – continua il deputato – non si scorge traccia di progettualità, di una dignitosa gestione del patrimonio esistente, di coordinamento con altri enti. Appare tutta da verificare, in particolare, la questione della destinazione di edifici in passato occupati da scuole ed oggi inutilizzati. In questo quadro disastroso di inerzia e incapacità, emergono in modo particolarmente irritante atti ingiustificabili come quello dell’affitto dell’edificio dell’ex scuola privata “Leonardo da Vinci” per ubicarvi la succursale del liceo Galileo Galilei. Un provvedimento che reca il segno del privilegio (oltre che di una cattiva amministrazione) e della divisione, nel più puro stile delle scuola renziana, tra scuole di serie A e scuole di serie B”.

“È il momento di costruire una vasta mobilitazione contro questa vergognosa situazione che rischia di compromettere il diritto allo studio di migliaia di ragazzi e ragazze”, conclude.