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Certificazione competenze: nozze con i fichi secchi

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Dopo anni che se ne parla, finalmente arrivano le indicazioni ministeriali su come affrontare il complesso tema della certificazione delle competenze.
Va detto innanzitutto che il Ministero non si è risparmiato nella produzione dei documenti: 5 pagine fitte fitte di circolare, 15 di linee guida e 4 di schema finale (2 da usare all’uscita della primaria e 2 all’uscita conclusiva dalla scuola del primo ciclo). Un bel “malloppo” che richiederà tempo e pazienza per essere letto, esaminato e studiato.
L’idea complessiva sembra interessante dal momento che la circolare prevede che per quest’anno l’adesione da parte delle scuole sia puramente facoltativa e sperimentale. 
Ma, per altri versi, proprio questo rappresenta un punto di debolezza. Provare e sperimentare è un’ottima cosa, ma c’è da chiedersi con quali risorse umane, strumentali e finanziarie le scuole potranno dare avvio ad un percorso di approfondimento e ricerca.
La circolare suggerisce di istituire gruppi di studio e di lavoro a livello di scuola, ma non si capisce davvero come sia possibile, a questo punto dell’anno scolastico “infilare” anche questo impegno all’interno di un piano di attività che è già stato adottato.
Comunque per il 2015/2016 il modello proposto dovrà essere sperimentato in tutte le scuole in modo da arrivare al 2016/2017 ad una adozione generalizzata e obbligatoria della certificazione.