Home Politica scolastica Chiamata diretta: no dei sindacati alla valorizzazione dell’esperienza

Chiamata diretta: no dei sindacati alla valorizzazione dell’esperienza

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La rottura della trattativa sulla “chiamata diretta” sarebbe avvenuta – dicono i sindacati – sulla questione degli indicatori e dei titoli da considerare.

Ma è proprio così ?
Se esaminiamo le tabelle (quella proposta dal Miur e quella alternativa dei sindacati) lo scenario è un po’ diverso. 
Raffrontando l’elenco dei titoli si scopre infatti che non c’è alcuna differenza sostanziale fra le due proposte: manca infatti nell’elenco sindacale soltanto il titolo di specializzazione per il metodo Montessori o per il metodo Pizzigoni.
Più signficativa la differenza sull’attività formativa: per il Miur dovrebbero valere i corsi CLIL, quelli sull’inclusione, sull’informatica e sulle competenze metodologiche e didattiche, mentre per i sindacati le ultime due voci sono da escludere.
Ma la vera sopresa la si ha esaminando la sezione relativa alle esperienze: sezione molto ampia nelle intenzioni della Amministrazione ma tutto sommato comprensibile (si propone di tenere conto, tra l’altro, delle esperienze maturate com animatore digitale, tutor/relatore/moderatore in corsi di formazione,  tutor di tirocinanti/neoassunti,  coordinatore/referente di disciplina/dipartimento,  referente/coordinatore di attività di orientamento,  referente/coordinatore della valutazione,  referente per progetti di reti di scuole e cose analoghe).
Tutte esperienze che, invece, secondo i sindacati non dovrebbero valere assolutamente nulla.
La versione sindacale secondo cui la rottura si sarebbe verificata per la volontà del Miur di aprire a corsi, corsetti e certificazioni di dubbio valore non sembra quindi reggere molto.
Il problema è ben diverso: per motivi che al momento non sono ancora del tutto chiari, ma sui quali si può comunque formulare qualche ipotesi, i sindacati non vogliono che sia valorizzata e tenuta in conto l’esperienza professionale dei docenti e preferiscono che i criteri siano legati quasi esclusivamente a titoli culturali e di studio.

 

La sottostante tabella è una ricostruzione, il più attendibile possibile, della proposta MIUR riguardante i requisiti utili alla chiamata diretta nelle scuole:

Screenshot 1

Tabella a cura di Aldo Domenico Ficara