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Cinema a scuola, l’esperienza di un dirigente scolastico: uno strumento che può educare e non solo intrattenere

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo di Giovanni Cogliandro e Antonietta Di Meo, rispettivamente dirigente scolastico e vicepreside dell’IC Mozart di Roma, sul cinema a scuola.

Elaborare progettualità interdisciplinari per realizzare esperienze di Cinema a Scuola, secondo la nostra convinzione pedagogica e filosofica, è un’esperienza estremamente arricchente, per la vera e propria esperienza sinestetica continuativa che unisce docenti e studenti, corroborata dall’impiego di lessici e sintassi plurimi che esso può continuare a offrire anche nell’attuale contesto sempre più digitalizzato.

Il nostro obiettivo nella scelta di elaborare una progettualità continuativa dedicata al cinema è stato quello di avvicinare gli studenti al linguaggio cinematografico non solo come forma di intrattenimento, ma anche come potente strumento educativo e culturale, indirizzato secondo la dottrina ermeneutica di Gadamer alla fusione dei linguaggi e degli orizzonti.

Grazie all’opportunità concreta offerta dal progetto offerto congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal MiBACT, che si ripete con cadenza periodica, abbiamo potuto attivare sin dall’inizio del 2020 e nonostante le difficoltà connesse al perdurare dell’emergenza pandemica questo incrocio di linguaggio, tra narrazione, esperienza e didattica che ha dato agli studenti la possibilità di scoprire il cinema da una prospettiva nuova e certamente molto formativa, in particolare in un periodo in cui la possibilità stessa di comunicare appariva in crisi e apparivano nuove necessità di relazione in classe e fuori.

Il ruolo degli esperti

Gli esperti hanno il ruolo di arricchire l’esperienza scolastica con la loro esperienza che dentro la classe si trasfigura in insegnamento, a volte per la prima volta, arricchendo l’esperto o il tecnico che apprende a insegnare ciò che sa realizzare, in una mirabile fusione tra conoscenze e competenze, oltre la classica dicotomia dei tecnici della scuola. Questo avviene nel trasmettere con passione le loro competenze, mostrando quanto dietro ogni scena, ogni inquadratura e ogni colonna sonora si nasconda un attento lavoro di riflessione e creatività.

Lavorare fianco a fianco con esperti del settore come registi, sceneggiatori è stato fondamentale per offrire agli studenti un percorso coinvolgente e ben strutturato.

Il piccolo capolavoro

Una delle parti più entusiasmanti del progetto cinema è sempre la realizzazione concreta del piccolo capolavoro, la realizzazione di un cortometraggio da parte degli studenti, supportati dal nostro team docente, i ragazzi hanno sperimentato in prima persona tutte le fasi di produzione: dalla scrittura della sceneggiatura alle riprese, fino al montaggio finale. È sempre emozionante vederli lavorare in gruppo, confrontarsi e mettere in pratica ciò che avevano imparato. Questa esperienza ci ha dimostrato come il cinema possa diventare uno strumento didattico capace di stimolare il pensiero critico, la creatività e il lavoro di squadra, a prescindere dal tipo di scuola in cui va a inserirsi, che sia primo o secondo ciclo, che sia Liceo, oppure Istituto di indirizzo tecnico o artistico.

Fare Cinema a scuola è esperienza didattica immersiva che lascia un segno profondo, non solo negli studenti, ma anche in noi docenti e dirigenti che li abbiamo accompagnati in questo percorso sin dalla progettazione. Iniziative di questo tipo hanno un valore formativo altissimo e confidiamo che sempre più scuole includano tale esperienza stabilmente nella loro offerta formativa ed educativa, perché il cinema, con il suo linguaggio universale, ha la straordinaria capacità di educare, con le leve solo apparentemente contrapposte dell’emozionare e dell’elaborare insieme dei contenuti, facendo riflettere sul proprio agire comunitario.