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Circolare sui compiti a casa, genitori e studenti d’accordo con Valditara. Invece contrari la maggior parte dei docenti – RISULTATI SONDAGGIO

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha di recente preso posizione sulla comunicazione serale delle consegne sul registro elettronico per il giorno successivo: ha quindi introdotto un documento ufficiale, attraverso il quale intende regolamentare l’assegnazione dei compiti a casa.

La circolare, emessa il 28 aprile dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, è stata bene accolta da studenti e famiglie che vedono nel provvedimento un passo verso una scuola più organizzata, attenta al benessere psicologico e più prevedibile nella gestione degli impegni.

Al contrario, da parte del corpo docente rispetto sempre alla Circolare sembrerebbe prevalere il senso di opposizione, segno che forse fa emergere la necessità di un confronto più ampio e profondo tra addetti ai lavori e Ministero.

Le indicazioni dei favorevoli e contrari alla circolare Valditara giungono da una rilevazione nazionale realizzata dalla Tecnica della Scuola, che ha lanciato un sondaggio rivolto a docenti, dirigenti, genitori, studenti e altri professionisti del settore.

Per dire se ha fatto bene o male il Ministro ad introdurre le indicazioni per limitare la pratica delle assegnazioni dei compiti all’ultimo momento, che genererebbe stress e disorganizzazione in studenti e famiglie, hanno risposto in 1.000.

I risultati del sondaggio

Al sondaggio hanno partecipato 1.000 lettori provenienti da tutte le parti d’Italia.

Ecco i risultati per categoria.

Docenti
Su 679 docenti che hanno partecipato al sondaggio, il 57,4% si è dichiarato contrario alla circolare, mentre il 40,8% si è detto favorevole. Solo l’1,8% ha risposto “non so”. Questo dato evidenzia una spaccatura piuttosto netta nel corpo insegnante, che sembra temere un’ingerenza esterna nelle proprie pratiche didattiche e nella libertà professionale garantita dalla normativa vigente.

Genitori
Tra i 223 genitori che hanno risposto, a essere d’accordo con la circolare è l’86,5%, mentre solo l’11,7% si è detto contrario. Questo forte consenso sembra riflettere un’esigenza reale di tutelare il tempo e l’equilibrio familiare.

Studenti
Anche tra i 25 studenti partecipanti al sondaggio, l’84% ha espresso parere favorevole alla circolare, mentre il 12% si è detto contrario. Questo dato, seppur limitato numericamente, conferma quel disagio che sembra essere legato all’assegnazione tardiva dei compiti e alla mancanza di prevedibilità nel carico scolastico.

Dirigenti scolastici
Più frammentato sembra, invece, il quadro tra i dirigenti: su 19 rispondenti, il 57,9% si è detto favorevole, il 36,8% contrario e il 5,3% incerto. Una posizione che forse riflette la complessità del ruolo dirigenziale, chiamato a bilanciare esigenze organizzative, rispetto dell’autonomia docente e benessere degli studenti.

Altri ruoli
Infine, tra le 60 persone che si sono identificate come “altro” (forse educatori, psicologi scolastici o personale ATA), il 66,7% ha espresso parere favorevole alla circolare, mentre il 28,3% si è detto contrario.

I commenti di chi ha partecipato al sondaggio

I lettori non hanno solo partecipato al sondaggio, ma hanno voluto esprimere anche il proprio punto di vista.

Un docente ha affermato: “I problemi veri da affrontare sono ben altri: stipendi, età pensionamento, stabilizzazione dei precari”; un altro ha scritto: “Non andrebbero fatte leggi su cose ovvie. Tutto mira a screditare i docenti. […] Il vero scopo sembra quello di abbassare le richieste e quindi la qualità“.

Un altro ha detto: ” È un’altra trovata propagandistica del Ministro per dimostrare che fa qualcosa: come per l’obbligo di scrivere i compiti nel diario, interviene su un problema che non c’è“.

Tra i favorevoli, leggiamo il commento di uno studente: “Credo che noi studenti una volta usciti da scuola, non dobbiamo restare chiusi tutti i pomeriggi a studiare. Ogni professore pensa soltanto alla propria materia, mettendo anche compiti nel tardo pomeriggio per il giorno seguente o addirittura aggiungendoli durante i giorni di festa“.

Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 29 aprile al 7 maggio 2025. Hanno partecipato 1.000 lettori. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.