Home I lettori ci scrivono Concorso dirigenti scolastici, perché la lingua straniera la fa da padrona?

Concorso dirigenti scolastici, perché la lingua straniera la fa da padrona?

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Si stanno avvicinando le prove orali del concorso a dirigente scolastico e le polemiche si rincorrono ne aggiungerei un’ altra, che pare essere deliberatamente ignorata dai più:

in questo concorso NON si sta selezionando in base alla normativa, che sarebbe giusto, ma chi la sta facendo da padrone è la lingua straniera sia nelle prove scritte che in quelle orali.

Infatti se agli scritti si assegnavano 20 punti alla lingua straniera, adesso alla prova orale i punti saranno 12, per un totale di 32 punti  sui 200 complessivi attribuiti alle prove concorsuali.

Le conseguenze sono state e saranno:

1) i docenti di lingua straniera hanno superato molto più agevolmente la soglia di sbarramento delle prove scritte

2) I docenti di lingua straniera conseguiranno un punteggio considerevole anche alle prove orali.

3) I docenti di lingua straniera si collocheranno nella posizione più alta nella graduatoria di merito.

Insomma si selezionerà il dirigente scolastico di una scuola italiana in base non alla competenza normativa, ma alla lingua straniera, che è stata determinante nelle prove scritte, che sarà strategica nelle prove orali e che nella graduatoria di merito consacrerà forse come vincitori alle prime posizioni i docenti di lingua o quanto meno coloro che conoscono bene le lingue straniere.

Ho visto molti dirigenti scolastici districarsi in situazioni più o meno difficili grazie alla normativa, ma nessuno mai che utilizzasse la lingua straniera. Sarà questa la prima volta?

Una richiesta: perché non pubblicare oltre la percentuale regionale di ammessi alle prove orali, anche la percentuale dei docenti di lingua che hanno superato questo concorso a dirigente?

Antonia Russo