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Concorso docenti 2016, finiti gli scritti: è andato tutto bene, respinta l’ondata dei ricorsi

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“I candidati sono stati tanti, ma, tocco legno, tutto è andato bene”. A dirlo, nel giorno degli ultimi scritti del concorso docenti 2016, è stato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Interpellato dai giornalisti a margine di un evento, il responsabile del Miur ha colto l’occasione per realizzare un primo bilancio del concorso per insegnanti nell’ultimo giorno di prove scritte.

“Non ci sono state complessità segnalate e quindi questo vuol dire che la macchina organizzativa anche quest’anno, per il secondo anno, sarà in moto perenne fino all’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 per mettere in cattedra i vincitori di questo concorso e per dare alla scuola una generazione di insegnanti giovani”.

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“L’ingresso di questi 63.000 nuovi docenti consentirà di abbattere di circa 10 anni, anche un po’ di più forse, l’età media del corpo insegnante. E’ un’operazione di straordinaria normalità ed è proprio quello che volevamo ottenere”, ha aggiunto Giannini.

A proposito dei ricorsi, il ministro ha confermato che i candidati ammessi con riserva alle prove dai giudici sono una cinquantina. “La paventata, non da noi, ondata di presunti ricorrenti non c’è stata e anche questo è un altro sintomo di straordinaria normalità della scuola italiana. Questo è il primo grande concorso che si fa dopo tanti anni e auspico, anzi credo si possa avere la certezza, che questo sarà il meccanismo con cui si selezionerà la classe insegnante d’ora in avanti”.

La tranquilità del ministro, tuttavia, potrebbe ancora essere scalfita: i ricorsi di alcune decine di migliaia di docenti privi di abilitazione sono tornati al vaglio del Consiglio di Stato, che porterebbe decidere di imporre le prove suppletive in piena estate. 

 

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