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Concorso docenti, quesito errato: prova scritta da rifare con una sola domanda in cinque minuti, suppletiva il 5 maggio – PDF

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Ieri, 8 aprile, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in un comunicato, ha annunciato di aver riscontrato, nelle prove scritte del concorso docenti Pnrr 2 per la secondaria, un quesito errato che verrà annullato, il n. 4 somministrato nel turno pomeridiano del giorno 27 febbraio. Da qui la decisione di svolgere una prova suppletiva il 5 maggio.

Ad essere annullato è stato il quesito n. 4 del turno 6 (“Il concetto di “diffusione di identità” è stato proposto da: [a] Milton Erikson. [b] Jean Piaget. [c] Sigmund Freud. [d] John Bowlby.”).

Concorso docenti, 43 segnalazioni

Ecco il contenuto del comunicato: “In data 25, 26 e 27 febbraio u.s. si sono svolte, in sei turni, le prove scritte del concorso ordinario per posti comuni e di sostegno bandito con decreto n. 3059 del 10 dicembre 2024. Ai candidati di ciascun turno sono stati sottoposti 50 quesiti a risposta multipla, di cui 40 volti all’accertamento delle conoscenze e competenze dei candidati in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, 5 relativi alla conoscenza della lingua inglese e 5 alle competenze digitali finalizzate alla didattica. In totale sono stati somministrati 300 quesiti a risposta multipla.

Tali quesiti sono stati predisposti dall’università incaricata a seguito di apposito avviso pubblico e, successivamente, validati dalla Commissione nazionale di cui all’art. 9, comma 4, del decreto ministeriale n. 205 del 2023 composta da docenti universitari, dirigenti tecnici, dirigenti scolastici e docenti.

In esito allo svolgimento delle prove scritte, sono pervenute 43 segnalazioni relative a quesiti ritenuti non corretti dai candidati.

Per ogni quesito segnalato è stata richiesta una puntuale analisi da parte della Commissione Nazionale che, a seguito di approfondita valutazione, ha riconosciuto la correttezza di tutti i quesiti, con l’eccezione del quesito n. 4 somministrato nel turno pomeridiano del giorno 27 febbraio, per il quale si è constatata l’assenza della risposta corretta tra le quattro proposte.

Pertanto, nel rispetto del principio della par condicio e a tutela degli interessi di tutti i partecipanti distribuiti sui sei turni, si ritiene necessario procedere all’annullamento del quesito in questione, senza attribuire alcun punteggio a prescindere dalla risposta data (o non data), e svolgere una prova suppletiva consistente nella somministrazione di un quesito sostitutivo del quesito n. 4 riconosciuto come errato a coloro che hanno sostenuto la prova nel turno pomeridiano del 27 febbraio u.s.

I destinatari della prova suppletiva che decidessero di non parteciparvi manterranno il punteggio conseguito nella prova svolta, senza conteggiare il quesito errato.

La data di svolgimento della prova suppletiva è fissata al 5 maggio e sarà notificata con un apposito avviso pubblicato sul portale INPA (https://www.inpa.gov.it/). Inoltre, ai candidati interessati a sostenere la prova suppletiva sarà comunicato, tramite avviso degli Uffici scolastici regionali pubblicato sul portale INPA, l’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati e della durata della prova”.

LEGGI IL DECRETO

La reazione della Gilda degli Insegnanti

“Sconvolge l’ennesima dimostrazione di superficialità e disorganizzazione da parte del MIM in merito al concorso ordinario per la scuola secondaria, bandito con D.D.G. n.3059/2024, ovvero PNRR2. E’ stato infatti annunciato lo svolgimento di una prova suppletiva per correggere l’errore contenuto nel quesito n.4 del turno pomeridiano del 27 febbraio scorso, obbligando alcuni dei candidati ad affrontare una nuova prova.

Una toppa peggiore del buco – commenta il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – che sottopone gli aspiranti ad inevitabili ricadute psicologiche e logistiche, costringendo alcuni, oltretutto, a spostarsi anche per centinaia di chilometri, al fine di partecipare ad una prova suppletiva basata su una sola domanda, causando anche gravi danni economici.

Un errore che non doveva esistere e sconcerta, se si pensa che questa procedura concorsuale è determinante per il futuro professionale di migliaia di docenti. Come può una Commissione nazionale, composta da docenti universitari, dirigenti tecnici, dirigenti scolatici e docenti, aver validato un quesito senza alcuna risposta corretta?

La Gilda degli Insegnanti – afferma Castellana – ritiene necessario un urgente ripensamento complessivo delle modalità di gestione dei concorsi, oltre all’apertura di un tavolo di confronto con il Ministero. I docenti meritano di essere trattati con rispetto e attenzione, altrimenti è inutile parlare di Scuola di qualità. La Gilda – conclude il coordinatore nazionale – seguirà l’evolversi della situazione e chiede che siano individuate le responsabilità, anche al fine di valutare ogni via legale utile alla tutela dei candidati penalizzati”, così in una nota la Gilda degli Insegnanti.

“Il concorso ordinario per la scuola secondaria, bandito con D.D.G. n. 3059/2024, ha assunto contorni paradossali. Dopo le prove scritte di fine febbraio, caratterizzate da errori nei quesiti e risposte ambigue, i candidati sono stati abbandonati nel silenzio più totale. Nessuna comunicazione ufficiale, nessun chiarimento: per settimane, migliaia di partecipanti sono rimasti in attesa, sospesi in un limbo inaccettabile per un concorso pubblico. Solo di recente il Ministero ha riconosciuto le anomalie, proponendo una prova suppletiva dai contorni discutibili. Il tutto mentre una nostra interrogazione parlamentare già dal 12 marzo chiede conto della gestione approssimativa dell’intera vicenda. È fondamentale chiarire tutti i dubbi sulla trasparenza del ricalcolo dei punteggi e sulle conseguenze per l’accesso alla prova orale. È inaccettabile che un intero sistema di reclutamento venga gestito con tale superficialità, mettendo a rischio non solo le aspirazioni dei candidati ma anche la credibilità dell’istituzione scolastica stessa. Serve rispetto per chi lavora e studia per anni in attesa di un’occasione: non silenzi e soluzioni improvvisate”, così gli esponenti M5S in commissione cultura alla Camera.

“È intenzione del MIM annullare il quesito e dare la possibilità ai docenti coinvolti di partecipare, il prossimo 5 maggio, a una prova suppletiva con un quesito sostitutivo. Ma, se i docenti – si legge in una nota della FLC CGIL – decideranno di non parteciparvi, manterranno il punteggio già conseguito senza il conteggio del quesito errato, rischiando quindi di essere “puniti” con la non ammissione all’orale che, da questa procedura, è contingentato a un numero prestabilito di candidati”.

“Ancora una volta l’amministrazione dimostra inadeguatezza e incapacità nel gestire le prove concorsuali, obbligando di fatto tanti docenti a ripetere la prova con un solo quesito, dopo che questi hanno investito tempo, impegno e denaro. Tante – continua la nota- sono state le segnalazioni di quesiti errati da parte dei candidati e della FLC CGIL che li ha rappresentati al Ministero. Davvero erano tutti corretti?”.

“La responsabilità di questo disastro è totalmente in capo al Ministero che, così facendo, apre la strada al contenzioso mettendo a rischio anche il regolare avvio del prossimo anno scolastico”, conclude la nota.

Flc Cgil aveva scritto al Mim

Già qualche settimana fa Flc Cgil aveva segnalato alcuni errori nei quesiti annunciando di aver inviato al Ministero dell’Istruzione e del Merito la richiesta di verificarne la fondatezza.

Molto si è detto sugli errori presenti nelle prove del concorso ordinario docenti di scuola secondaria bandito nel 2020 e svolto nel 2022. Molti precari che sono stati bocciati alla prova scritta sono letteralmente sul piede di guerra. Come riporta La Stampa, il professor Massimo Arcangeli, il linguista che ha coordinato il team di lavoro sulle gaffe e inesattezze nelle domande del “quizzone”, ha consegnato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere nuovamente la correzione delle domande errate, ambigue o mal formulate.

Gli errori erano stati raccolti in un dossier di 700 pagine presentato al ministero dell’Istruzione e del Merito; qualche spiraglio si è visto con qualche ricorso vinto; la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti a luglio 2023 ha parlato del tema dando speranze a questi aspiranti docenti.