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Concorso ds: modalità test d’ingresso

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Una cosa che appare certa, senza alcun dubbio, è innanzitutto che il test preselettivo si svolgerà: infatti avrà luogo solo se il numero dei partecipanti è superiore a 3 volte il numero dei posti messi a concorso.

Se solo pensiamo che per il concorso del 2011, in Sicilia, ad esempio, le domande di partecipazione furono 5000, non si può credere che stavolta in tutta Italia andrà molto diversamente. Le domande saranno tantissime, per molti nell’ottica del tentar non nuoce. Nel 2011 le domande di partecipazione furono 42158, sostennero la prova 33553 candidati, ne furono ammessi 9111, il 3,82 per cento dei posti messi a concorso. Il numero degli ammessi è 3,82 volte il numero dei posti messi a concorso (2.386).
Il numero medio minimo di 2,7 si registrò nel Friuli, Piemonte e Lombardia, il numero massimo di 6,6 in Campania.

Per il 2015, invece, preoccupa invece il presunto non sbarramento sul punteggio minimo, in quanto sembra che sarà ammesso alle fasi successive del concorso un numero di candidati esattamente pari a tre volte i posti messi a bando, mentre nel precedente concorso solo tutti quelli che riportarono almeno 80/100 nella prova preselettiva parteciparono alla procedura concorsuale.

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Il test dovrebbe essere articolato in quesiti a scelta multipla su tematiche relative ai sistemi formativi e agli ordinamenti degli studi in Italia e nei paesi dell’Unione europea, al management delle istituzioni scolastiche, oltre che alle specifiche aree giuridico-amministrativo-finanziaria, socio-psicopedagogica, organizzativa, relazionale e comunicativa. L’esito della prova di preselezione non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.

Molti i dubbi sulla presenza dei inglese e informatica nel test iniziale. Probabilmente l’informatica verrà lasciata alla fase orale degli esami, mentre, per quanto riguarda la lingua straniera, si vocifera di domande solo di lingua inglese. Non resta che attendere la bella stagione.