Home Concorsi Concorso ordinario scuola: cosa deciderà il Governo Draghi?

Concorso ordinario scuola: cosa deciderà il Governo Draghi?

CONDIVIDI

Di un paio di giorni fa, l’1 febbraio, il comunicato del MI con cui si afferma una maggiore efficienza burocratica del Ministero dell’Istruzione in fatto di rispetto delle scadenze nell’anno 2020. E sarà pure vero, ma il concorso ordinario? Quando ripartirà? E chi dovrà occuparsene? Ancora la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, per ora in carica per gli affari correnti, o il nuovo Ministro del Governo Draghi, qualora questo Governo effettivamente si formasse?

Ricordiamo che il destino, anzi i tempi del concorso ordinario, sono legati a quelli del concorso straordinario, le cui prove stanno per concludersi. Infatti, come raccontiamo all’articolo al link, in G.U. n. 5 del 19/01/2021 è stato pubblicato il diario delle prove scritte della procedura straordinaria, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno. Le prove sono state ricalendarizzate, dopo la sospensione a causa del Covid-19, per le giornate dal 15 al 19 febbraio 2021.

Le date del concorso ordinario, dunque, verranno definite a seguire. Tra le fine di febbraio e gli inizi di marzo potremmo, probabilmente, sapere qualcosa di più preciso sul concorso ordinario, per il quale sono in attesa oltre 500 mila persone in totale, tra le 430 mila domande pervenute per il concorso ordinario della scuola secondaria di I e II grado; e le 76 mila domande di partecipazione giunte in relazione alla scuola dell’infanzia e primaria.

Il comunicato del MI

Efficienza in crescita al Ministero dell’Istruzione nel 2020, con il 75% degli atti adottati entro i termini di scadenza (perentori e non) previsti dalla legge di riferimento, contro il 28,6% del 2019. È quanto emerge dai dati di monitoraggio sull’attività amministrativa.

La percentuale di adozione degli atti nei termini di legge sul totale di quelli che prevedono una scadenza era del 56,3% nel 2015, del 33,3% nel 2016, del 27,3% nel 2017, di nuovo del 33,3% nel 2018, del 28,6% nel 2019, per poi balzare al 75% del 2020 con un forte incremento dell’efficienza dell’attività amministrativa. Una accelerazione che ha consentito risultati concreti e importanti a vantaggio del buon funzionamento del sistema scolastico, anche nell’utilizzo immediato delle risorse per l’emergenza.

LEGGI ANCHE