Concorso STEM: tanti bocciati alla prova scritta, partono i ricorsi

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Sugli esiti del concorso per discipline STEM i toni sono quasi apocalittici: si parla di strage e addirittura di ecatombe.
Dati ufficiali completi relativi all’intero territorio nazionale e a tutte le classi di concorso per le quali si sono svolte le prove non ci sono ancora ma i numeri parziali mettono in luce che certamente i candidati a non avercela fatta sono davvero tanti, soprattutto in alcune regioni.

Molte le lettere pervenute alla nostra redazione; diversi lettori lamentano il fatto che non tutti i candidati siano stati messi nelle stesse condizioni di partenza. Ci scrive per esempio un lettore: “Sono stato inviato in un paesino dell’entroterra siciliano difficilmente raggiungibile ma soprattutto è stata davvero vergognosa la sede: una scuola con oltre 42 gradi e nessun condizionatore. Una prova diventata quindi un calvario, con il rischio di svenire sempre dietro l’angolo”.

La leader di Csil scuola, Maddalena Gissi, parla invece di prove tarate male, e dichiara: “Delle due l’una: o il nostro è un sistema che si affida irresponsabilmente, e per una parte considerevole del personale, a veri e propri incapaci, che si è disponibili a tenere in servizio per anni e anni, purché non chiedano di essere stabilizzati; oppure ad essere tutt’altro che perfetto e affidabile è proprio il meccanismo di selezione utilizzato, sulla cui giusta taratura è lecito, ma vorrei dire doveroso, avanzare almeno qualche dubbio“.

E così, come da tradizione, anche questa volta stanno già nascendo gruppi di docenti che intendono percorrere la via giudiziaria per tentare di sovvertire l’esito delle prove.
Ma le possibilità di vincere in tribunale sono molto ridotte.

Tutti i particolari nel VIDEO.